Vedere un artista all'estero è un'esperienza molto differente rispetto ad uno spettacolo visto in patria, che sia Ligabue come che siano la Bandabardó o Vinicio Capossela...cantanti o gruppi da stadii, centri sociali o piazze, si presentano in una dimensione domestica di un teatro, una sala o una discoteca, riproponendo l'intimitá dei loro primi concerti.
Fabi, Silvestri e Gazzé nel mese di ottobre hanno girato tutta Europa, proponendo una serie di concerti unici che ho avuto il priviligio di poter vedere a Madrid.
Innanzitutto una premessa: "Il Padrone della Festa" e' un disco prevedibile conoscendo le carriere solitarie dei tre artisti, si sa perfettamente che parte canterá Fabi, che parte toccherá a Gazzè e come chiuderá Silvestri, pero' é proprio la sua previsibilitá che ne fa un disco da ascoltare e riascoltare.
E`un disco piacevolissimo che prima o poi doveva arrivare, un'opera risultato della scuola romana di musicisti (e attori) con cui son cresciuta prima di abbandonarmi alle influenze piú oscure ed elettroniche di Bluvertigo e Subsonica.
Pur stando a Madrid, la sensazione che ho provato al concerto e' stata un po come stare a Roma, un salto nel passato che mi ha ricordato i venerdí sera al "Locale" dove andavi e ti incontravi a Mastrandrea, la Cortellesi o Silvetri, uno dei concerti che ho apprezzato di piú nell'ultimo anno.
A Madrid, il pubblico e' nella maggioranza italiano, e come ogni concerto "nazionale" si divide in varie tipologie.
Il pubblico Erasmus che viene solo perche' suona un gruppo italiano ma conosce solo Saliró, il pubblico fan che viene direttamente dall'Italia per vedere un concerto in sala invece che al PalaLottomatica e possibilmente cerca di fare piu' date a paese (molto probabilmente oggi chiuderanno il tour a Barcellona)e infine il pubblico che va da solo o si porta un amico spagnolo a cui tocca spiegare tutto il concerto chi sono e che cantano.
In questo caso la spiegazione era "Gazzé un poco loco, mola mucho...Fabi cantautor, mas clasico pero muy muy bien...Silvestri el mejor, no se que musica,es muy muy de izquierda pero no como jovanotti..". (Parole sentite da 2/3 ragazze durante il live molto simili a come ho descritto io il trio, senza riferimenti a Jovanotti)
Non c'e' band, ci sono solo loro 3 sul palco, una drum machine e pochi strumenti a cui Fabi e Silvestri si alternano. Insisto, una esperienza unica.
Si inizia con "Alzo le mani" la track apri album e da subito e' chiaro che il concerto che sto per vedere non e' il classico tour promozionale del nuovo disco ma un concerto fra amici dove ognuno canterá le sue canzoni migliori.
A colpi di una canzone a testa del proprio repertorio intervallata da una del nuovo disco le quasi piú di due ore di concerto passano
rapidissime. Gazzé e Fabi si intercambiano canzoni, Silvestri spicca ma non fa ombra a nessuno, il cantautore malinconico, l'artista eccentrico e "quello di sinistra" formano un trio in cui ognuno apporta le propria qualitá individuali ad uno spettacolo unico.
Fabi, traduttore della serata, traduce un "Claudio Baglioni" cantato da Silvestri con un "Alejandro Sanz"...esattissimo!
La grande chiusura spetta a "Cohiba" e mai come in questo momento, mentre tutta la sala sta gritando "Venceremos adelante
o victoria o muerte" penso che la definizione molto limitativa che ho dato ai miei amici spagnoli per spiegare la musica di Silvestri e' stata perfetta.Consiglio a chi vive all'estero di recarsi a qualsiasi concerto italiano che corrisponda minimamnete ai propri gusti musicale, veramente ne vale la pena. Sempre e quando non si viva a Barcellona e l'evento non sia nel Loft del RazzMatazz e il gruppo non si chiami Subsonica...la differenza fra Italia e Spagna inq uesto caso e' impercettibile.
Una setlist approssimata del concerto di Madrid:
Alzo le mani
Monetine
Cara Valentina
Una buona idea
Il mio nemico
Life is sweet
Sirio
Prima di essere un uomo
Vento d'estate
L'amore non esiste
Le navi
Il negozio di antiquariato
Mentre dormi
Costruire
Il flamenco della doccia
Capelli
Y10 Bordeaux
L'amore pensato
La favola di Adamo ed Eva
Lasciarsi un giorno a Roma
Salirò
Sornione
Una musica può fare
Gino e l'Alfetta
Sotto casa
Cohiba.
Grazie Max, Niccoló e Daniele per la bellissima serata, spero rivedervi a Roma.
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