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giovedì 12 luglio 2012

Rock In Rio 2012 (Prima Parte)

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E’ difficile considerare il rock in rio come un vero e proprio festival.

Son 4 giorni di musica e concerti nella campagna di Madrid dove si alternano gruppi e musicisti vari che è complicato inserire in una vera e propria cornice di festival, esattamente come è difficile inquadrare il pubblico di questo evento come vero e proprio pubblico festivalero.
Il rock in rio nasce molti anni fa con una radice fortemente rock, che col trascorrere dei vari anni si è persa completamente.
Nelle 3 edizioni madrilène il festival è stato un alternarsi di Rihanna, Metallica, Jamiroquai, Franz Ferdinand, Pitbull, Police, Shakira, Mana, Amy WineHouse, Ratm, Hanna Montana o Alejandro Sanz…questo è rock? No. Questo è di tutto un po’.
Il rock in rio è un evento ben organizzato (dietro abbiamo nientedimeno che il conrte ingles) dove si alternano concerti più o meno rock, più o meno electro, più o meno pop, in un contesto che va più bene alle famiglie che al vero festivalero.
Eè un festival che dura da 4 a 6 notti, dove non esiste abbonamento, ma ogni notte vale I suoi 70 euro e ogni notte non ha niente a che vedere con la notte precedente.
Quest0anno la line up era:
30 GIUGNO:
Lenny Kravitz
Macaco
Maná
DJ Luciano


5 de julio:
Rihanna (annullato per Carl Cox)
Swedish House Mafia
Calvin Harris

6 de julio:
Pete Tong
Wally López
David Guetta
Pitbull
Martin Solveig
Erick Morillo
Afrojack

7 de julio:
Gogol Bordello
RHCP
Incubus
deadmau5

A me le uniche due serate che mi interessavano erano il 6 e il 7 di luglio.
Innanzitutto bisogna spezzare una lancia a questo festival che al posto di chiamare Rock in Rio molta gente ha rinominato pachanga in Arganda.
Arganda del Rey, location del festival sta a 25 km di Madrid, e per arrivare al festival l’organizzazione mette a disposizione un servizio di autobus dal Santiago Bernabeu per l’andata eccellente.
Una gila che in qualsiasi altro posto sarebbe durata perlomeno un’ora in mezza inq uest’occasione per la frequenza di autobus al servizio si reduce a 20 minuti scarsi.

giovedì 5 luglio 2012

Dia de la Musica 2012


Il dia de la musica è uno degli unici festival che si svolgono a Madrid, nella cornice del Matadero, centro  e laboratorio di arte nel sud della città.
La location dell’evento, per quanto sia fra le più interessanti e gradevoli di Spagna, è la causa di  uno dei maggiori problemi del festival: l’orario.
Il recinto infatti deve essere svuotato prima dell’una della mattina per evitare di disturbare il vicinato e questo comporta che tutti i concerti devono finire prima di mezzanotte e mezza.
Il secondo punto debole del festival è il prezzo, decisamente despropositato per l'offerta musicale.
Quest’anno rispetto all’edizione passata il totale dell’abbonamento era di piu’ di 60 euros i 2 giorni e 41 il pass per uno.
Fortunamente giusto il giorno prima è uscita una offerta di Planeo dei biglietti con il 40% di sconto, ossia 23 euro il pass di una sola notte e cosi’ ne valeva la pena.
La manifestazione quest’anno è migliorata offredo condizioni più agevoli al pubblico; le 3 sale interne oltre ad 
essere dotate di bar e area chaise lunge, finalmente hanno  l'aria condizionata. Esternamente il festival è rimasto pressoché uguale a parte mettere le macchine delle sigarette che l’anno scorso mancavano.
Il problema principale della serata? 
Azelia Banks
Aver anticipato gli orari rispetto a ciò che stava scritto sul programma, che per me ha provocato saltare il gruppo principale del giorno Two doors cinema club.
Iniziamo la serata con Azelia Banks alle 20.00, non male ma  peccato che l’audio fosse troppo basso e facesse ancora troppo caldo, la ventenne scoperta da Diplo,accompagnata da due ballerine,  fa la sua scena. 
Secondo concerto James Blake e non interessandomi, approfitto del tempo per andare a mangiare. Como stile sicuramente non è il mio genere e dopo aver provato a concedergli 5 minuti, la fame ha vinto sulla musica..


Finalmente arriva l’ora di Mendetz che suona nel palco Spotify,
il gruppo catalano per me è un po’ un incognita.
E’ un gruppo che non ha fatto il salto di Delorean, Vetusta Morla o Love of Lesbian, ne tanto come Dorian.
È una band, che pur essendo conosciuta, suona in posti decisamente piccoli,
Mendetz
però secondo me , dopo Delorean è il gruppo migliore che hanno in Spagna.

Arrivati al terzo album, continuano a seguire ancora di più un suono tipicamente disco anni 90-2000 e per quanto non sia fra le mie preferite, il momento cover “Feed from desire” è un gran momento.
Comunque senza dilungarmi sui Mendetz ai quali ho intenzione di dedicare un post a parte perchè se lo meritano, quello nel Matadero è stato un grande concerto, tutto il mondo ballava e son riusciti a tenere testa al gruppo “estrella “, como loro stessi hanno detto, Two Door Cinema Club con centinaia di persone che son rimaste fino alla fine del concerto a ballare ininnterrotamente.
Il problema della notte pero’ è iniziato là.
Da programmazione Mendetz e 2 door cinema club dovevano suonare in contemporanea, e Mendetz doveva finire 40 minuti prima di 2DCC.
Finisce il concerto di Mendetz, usciamo, ascoltiamo “I can talk”, seconda hit del gruppo dopo "What you know” e finisce anche questo concerto, oltretutto penalizzato dall’acustica del palco principale
dove già aveva suonato Azelia banks.


2DCC
A questo punto essendo impossibile entrare un'altra volta nel palco spotify per ascoltare i Raveonettes in quanto già chiuse le porte per la troppa gente entrata, ci spostiamo direttamente verso La casa Azul.
Caza Azul gran concerto, Guille Milkyway è abbastanza incredibile.
La scenografia è la stessa che il gruppo si porta in tour da tutto l’anno,  un videowall in cui si alternano visual con una estetica settentera fino ad arrivare alla classica estetica japo.



La casa Azul
La Casa Azul o meglio Milkyway è un fenomeno interessante che anche in questo caso mi piacerebbe trattare in un post a parte, ma comunque son stati un degno concerto per chiudere il dia della musica.
Peccato per la ora, un festival non puo’ finire alle 12 e 25 e se no, è necessario adattare i prezzi alla situazione.
Alla fine io ho speso 23 euro per vedere 2 gruppi spagnoli che hanno  realizzato 2 concerti impeccabili….spenderne 44 sarebbe stato decisamente eccessivo.
Meno male che successivamente abbiamo continuato la serata al Fabrik a vedere Skrillex, per lo meno fra Matadero e Fuenlabrada mi è sembrato di andare ad un vero e proprio festival.



Mendetz@Dia De la Musica





La Casa Azul @Dia de la Musica










* solo i video son del canale youtube di BabeMMusic, le foto sono linkate alle rispettive pagine web.



 
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