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domenica 30 giugno 2013

Mulafest 2013 @Ifema, Madrid



Il Mulafest è un festival minore di musica e arte urbana. Si svolge in Ifema, la feria di Madrid e offre un ampia sfera di differenti attività: dal graffiti al tatuaggio, passando per lo skate board, il bicicross ed il parkour.  E' una proposta molto interessante e a prezzi ridotti per passare un buon fine settimana immersi nella cultura urbana in tutte le sue sfaccettature. Di giorno, fino alle 21, dentro al padiglione principale della feria son allestiti gli stand dei tatuatori e gli artisti di strada hanno la possibilità di collaborare fra loro, dipingere graffiti ed esporre i propri lavori. Interessante che ci fossero vari stand di società che via web vendono la stampa 3d.


Il festival è diviso in 4 parti: il padiglione degli stand, la parte di microteatro, la parte dei concerti e un'altra parte all'aperto con un parco "parkour", pista di cross e una spiaggia con amache e djs.

Innanzitutto c'e' da dire che essendo in un recinto della comunità di Madrid la sicurezza è massima: ogni volta che si passava da un'area all'altra ti revisavano la borsa, il braccialetto "entrata" e il documento d'intentità per corfirmare che nessuno fosse indocumentato o minorenne.
La prima tanda di concerti del venerdi' sera comprendeva Black Lips, Delorean, Austin Tv, Triangulo de Amor Bizarro e Pony Bravo. 
Purtroppo ieri sera ci è risultato impossibile andare, quindi possiamo solo commentare i concerti di oggi, 
decisamente più hip hop: Uz, Mala Rodríguez & Jekey, Swan Fyahbwoy e Foreign Beggars.


Iniziamo con Swan Fyahbwoy, in pure stile dancehall offre un concerto piacevole e come non ne vedevo dal Brancaleone a Roma, in quanto a Madrid non son mai riuscita a trovare posti con musica di questo stile.

Successivamente Uz, dj trap,  con accenni alla Skrillex e  qualche suono alla Diplo, ma senza il reggaeton dell'ultimo. Ultimamente resosi famoso con il suo "Trap Shit " tape, e con una identità misteriosa, in quanto si esibisce a volto coperto.


Dopo il dj, è il turno della Mala Rodriguez, una rapper spagnola vicina all'R'n'B, probabilmente l'artista più attesa della serata. Non essendo per niente il mio genere devo ammettere che il concerto mi è molto piaciuto, senz'ombra di dubbio è un artista molto trascinante che ha regalato un'ottima ora di concerto, mandando in visibilio il pubblico, che non era molto ma completamente coinvolto.

Il recinto e la gente era perfetto, forse poteva essere un po' di più ma comunque si stava benissimo.
Finito il concerto della Mala, nella spiaggia dall'altra parte, stavano suonando grandi successi come Metallica, The Killers etc, e la gente non smetteva di ballare.
Ultimo concerto i Foreign Beggars, gruppo di puro hip hop inglese.
Rispetto ad altri festival di Madrid, è stato molto più facile tornare a casa uscendo un poco prima dell'orario di chiusura. Festival piacevole, a prezzo accessivile e da ripetere il prossimo anno.




































sabato 29 giugno 2013

Bon Jovi@Estadio Vicente Calderon, Madrid 27/6/2013 (precio amigo)

Ieri sera a Madrid si e' svolto il concerto anticrisi dei Bon Jovi. 
Anticrisi perche' i prezzi oscillavano fra i 18 e i 39 euro per il Golden Circle Premium, il tutto senza spese di gestione e commissioni per la vendita online. Per poter fare ció la band ha accettato di suonare senza cachet.
L'iniziativa e' senz'ombra di dubbio notevole, poter vedere un gruppo di fama mondiale e una carriera di 30 anni a questi prezzi e' un sogno praticamente impossibile, la musica dal vivo e' vittima di un crescente aumento dei prezzi con il risultato che poca gente si puo' permettere andare a vedere i proprio artisti preferiti per arrivare poi, come nel caso dei Muse a Torino giusto oggi, a vendere un biglietto a prezzo ridotto per riempire lo stadio, cosa che eticamente non mi pare particolarmente corretta, in quanto si sa che i fan comprano i biglietti in quanto escono alla vendita o in prevendita. La opzione di VivoConcerti in questo caso e' quella di permettere a chi va a vedere il gruppo stasera, rivederlo domani per solo 30 euro. Un altro precedente 'e stato il caso di Jennifer Lopez nel Palacio de los Deportes, sempre a Madrid, che dopo pochi giorni ha dovuto abbassare il prezzo dei biglietti per via delle scarse vendite.

Ma torniamo a Bon Jovi che son tantissime le cose da dire su questo concerto, dividendo il post in una parte oggettiva e una parte soggettiva. Iniziamo con la prima.
Lo stadio Calderon ha un problema di acustica come tutti i concerti negli stadi; se stai nel parterre vicino, si sente benissimo, se stai nelle tribune laterali si sente accettabile, se stai in curva meglio che te lo senti su spotify a casa. In questo caso, i biglietti da 30 euro erano le tribune piu' vicine, e per quanto l'audio non fosse dei migliori, era comunque accettabile.
La scenografia del "Because we can " tour e' imponente, una carrozzaria anteriore di un Cadilac antico occupa la parte principale del palco, sotto al quale si trova la band, il tutto aumentato da numerosi schermi leds.
Sicuramente e' un palco che si apprezza con una certa distanza.
Jon BonJovi sul palco e' un trascinatore di folle, frontman carismatico che non si ferma un secondo probabilmente dovuto anche dal fatto di dover riempire la mancanza di Richie Sambora. La setlist e' perfetta per chi conosce i grandi successi della band, si da relativamente poca importanza alle nuove canzoni, e conseguentemente la folla e' costantemente in delirio.
Alla seconda canzone il fan club spagnolo aveva organizzato una coreografia con dei cartoncini rossi, gialli e bianchi che quando tutto il pubblico li alzava contemporaneamente otteneva l'effetto ottico di un gigantesco grazie. 

Bisogna dire che la passione che mettono i fans del gruppo  e' incredible, pare che in 4 persone abbiano lasciato i cartoncini in tutte le sedie dello stadio, e stessa cosa pare succeda anche in Italia.
Jon non si risparmia, balla, canta, anima la gente ad essere felice in tempo di crisi accompagnato dal resto della band, dicendo che i fan spagnoli di meritavano comunque questo concerto 
anche in un monento che non possono pagarsi il biglietto. Regala una versione in spaninglish di "Bed of roses", le fan impazziscono.
Il concerto inizia alle 22 precise e finisce alle 00.40, dopo 2 ore e 40 senza nessuna pausa, a parte 1 minuto prima del primo bis. 


I bis hanno sempre un problema, tutti i gruppi tendono a iniziare l'encore sempre con una canzone relativamente nuova e poco conosciuta ed evidentemente non hanno mai l'appoggio del pubblico. In questo caso, succede lo stesso, e passato il primo bis "Love’s the Only Rule" , e finita la partita Spagna-Italia, Bon Jovi esce fuori con una maglietta della "Roja" per festeggiare con il pubblico dopo aver dato il risultato e intonare "Have a nice day".

Successivamente si passa a "Death or Alive" . Segue
 una versione acustica di "Livin on a prayer" e il gruppo fa un accenno ad andarsene, cosa normale secondo la setlist degli altri ma concerti, ma si fermano e dedicano al pubblico madrileno "Siempre", Always.
Gran momento della notte, successivamente chiudono il concerto con These days, come richiesto dai fans.

La set list della serata: 


  1.  
  2. (Jon sings choruses in spanish … more)
  3. (John Fogerty cover)
  4. Encore:
  5. Encore 2:


  6. Domani la critica soggettiva, video e altre foto.
  •  

















Ora il giudizio personale. Senz'ombra di dubbio Jon Bovi e' una star del rock americano. Regge lo spettacolo senza la minima pecca, e da al pubblico tutto cio' che desiderano da lui.
Io con la musica americana ho un problema di fondo, tutto cio' che adoro a parte Pixies e' inglese, e tolta la parentesi Smashing, PearlJam e Red Hot, qualsiasi prodotto americano non e' la mia battaglia.
Come spettatore neutro, riconosco che e' un grandissimo spettacolo, a mio gusto personale e' un'esperienza che ho vissuto, ma non so se ripeterei.
Ci sono concerti che se non conosci le canzoni non importa, ti piacciono da morire uguale, ce ne sono altri che ti vorresti tirare da un ponte.
Non e' stato esattamente questo il caso, anche perche' quando vai con fans, veramente fans, ad un concerto ti diverti uguale solo stando con loro, ma riconosco che ci sono stati momenti che e' stata un po' dura la cosa.
Sono un'icona del rock degli anni 80 e se lo meritano, il mio problema? Non mi piace il rock americano e punto, cio' non toglie che se sei fan e il tuo stile musicale e' questo, il concerto era pazzesco, per l'iniziativa del precio amigo, per la durata, per la presenza scenica di Jon e per la setlist.

A presto i video.

mercoledì 26 giugno 2013

Dcode 2013: come chiudere il verano



Anche quest anno il Dcode a Madrid,  è l ultimo festival a presentare la sua line up, e come ogni anno porta gradite sorprese per chiudere l'estate festivalera. 
In questo caso parliamo di niente poco di meno che i Vampire Weekend, che per chi non  può andare a Bilbao a vederli é stata la notizia del secolo.


Oltre ai VV, i Foals che dal Fib del 2010 é stato quasi impossibile rivedere se non come supporter dei Red Hot Chili Peppers, e i Franz Ferdinand, che per quanto onnipresenti in qualsiasi festival,  é innegabile che ogni loro concerto é una festa incredibile, e poi, chi non adora a Alex Kapranos?!


Solo per questi 3 nomi consiglio comprare il biglietto prima del 31 agosto a 49.99, e sinceramente, per questo prezzo, ne vale completamente la pena.

Il Dcode é un festival che nelle due edizioni precedenti si é evoluto, e dimostra essere in continuo cambiamento con l'ennesima variazione del 2013: solo un giorno, sabato 14 settembre.

Questo cambio porta ad una line up decisamente etereogenea, che le due edizioni precedenti divideva in un cartel che si differenziava in stili di pubblico fra il venerdì e il sabato, ma si spera che inviti ad un pubblico un po' differente da quello dell'anno scorso dei Justice, che proprio non riusciva a stare zitto durante il concerto dei Sigur Ros..

In questo caso é presente molta musica spagnola che può a primo impatto far dubitare i più puristi; Amaral? È strano, ma ci sará pur sempre qualcos'altro da sentire, e Love of Lesbians che sono un classico del indie iberico potrebbero risultare una bella sopresa per chi non li conosce.
Il resto dei gruppi, son nomi minori, ma quasi tutti con un percorso interessante, come per esempio gli spagnoli Toundra, già presenti nel 2011.

Realisticamente, un concerto dei Vampire Weekend solo non costerebbe mai meno di 40 Euro, senza ombra di dubbio a questo punto vale la pena spendere 10 euro in più e vedere anche Foals e Franz Ferdinand, sperando che il pubblico madrileno, che non è esattamente il più silenzioso e rispettoso ai concerti, almeno questa volta si comporti bene.






Update:
A poche settimane dall'evento chiude il cartel del festival con l'incorporazione del gruppo di elettronica barcellonese "Buffet Libre".
Ricordiamo che rimangono solo 4 giorni per comprare il biglietto a 49.90 (52 con spese di prevendita), solo fino al 31 Agosto.
Ora non ci resta nient'altro che aspettare gli orari e sperare che Amaral non suoni fra Foal e Vampire Weekend come il cartel lascia presagire!!!
Questa la line up definitiva:



Per le ultime notizie seguiteci sul nostro twitter @babemavisblog

lunedì 24 giugno 2013

Vodafone YU Music Shows: Mika @ LaRiviera, 23/6/2013


A sorpresa, la settimana scorsa ho scoperto che questa domenica Mika suonava un altra volta alla Riviera, a Madrid, dopo il concerto dato in novembre dell'anno passato, questa volta gratis grazie a Vodafone e i suoi Secret Show (che grazie a Dio, non sono solo Melendi).
Ironia della sorte, il tutto dopo essermi cambiata di compagnia di telefono da giusto solo una settimana.
Lo show di Mika continua a far parte dell' "Origin of love " tour, con cui già si era presentato lo scorso autunno per tutta Europa. Lo spettacolo è andato in onda in streaming in diretta su http://www.vodafoneyumusicshows.es, e prossimamente sarà possibile vederne i migliori momenti. 

In questa epoca di crisi, organizzare eventi del genere è una buonissima alternativa, e si spera che prossimamente ci siano altri concerti con artisti di questo calibro.
Su Mika che dire? Innanzitutto, a differenza del novembre passato, oggi aveva la sua splendida voce.
E per quanto i più maligni, alle prime note di Relax, sostenessero stesse in playback, a Blue Eyes già si smentivano da soli.
Sappiamo ormai tutti che l'artista libanese, farà parte del giurato di Xfactor in onda il prossimo anno su Sky, in compagnia di Morgan, Elio e la Ventura, che ormai sempre più è un topo in mezzo a 3 leoni, e per quanto pare che nei casting l'artista sia doppiato, non ci sono dubbi che parlerà italiano perfettamente in pochissimo tempo visto come è peggiorato il suo spagnolo convertitosi in un itagnolo completo, semplicemente adorabile.

E' stato bellissimo ascoltarlo tutta la notte parlare in spagnolo usando parole in italiano.
Per il resto il concerto era una versione leggermente ridotta del tour autunnale, una canzone in meno, e una successione delle canzoni più famose e riuscite dell'artista. 
Assente il coro locale, ma uguale nella scenografia, semplice, un po' da Feria de Abril, ma che continua ad essere nella sua essenzialià perfetta per fare da fondo ad un grande artista che riesce a trasformare un concerto in una grandissima festa con dei semplici palloncini giganti verdi mentre canta "Celebrate" .

Sinceramente non vedo l'ora di vederlo all'opera in Xfactor, la sua teatralità, la sua evidente cultura e la sua completezza lo trasformano in uno degli artisti più interessanti degli ultimi anni, e vederlo in concerto è sempre un grandissimo piacere.  Grazie Mika e grazie Vodafone per la splendida serata.









LaRiviera 23/6/2013




Prossimamente, nuove foto. 
La setlist della serata:

  1. Rain 
  2. Encore:




  3.                                 



martedì 18 giugno 2013

Sonar 2013: 20* anniversario 1 giorno

Il Sonar é sempre stato il festival più importante di Barcellona fino a quando il primavera sound non ha raggiunto le dimensioni internazionali di festival hype degli ultimi 2/3 anni.
Il Sonar è un evento a parte, festival di musica avanzata e arte new media, una via di mezzo fra un sofisticato convegno di arte digitale e nuove sonorità e 5 padiglioni di Fabrik alle 5 di mattina.
La settimana del Sonar, la cittá è invasa da un marea di gente che é complicato catalogare come nel PrimaveraSound; forse la caratteristica principale del festival é proprio l"eclettismo del suo pubblico che va dall'artista/artistoide pariolino al coatto da discoteca periferica, passando per il fricchettone di paese al punkabbestia che se alla fine non riesce ad entrare sempre ha come alternativa recarsi al vicino AntiSonar. Cosa ha in comune questa varietá eterogenea di persone? Tutti verso le 3/4 di notte hanno la stessa faccia... Ognuno per motivi propri e personali.
Varie volte mi son recata al festival, ma sempre solo un giorno. Quest'anno, vista l incredibile line up, 2. Il Sonar de dia purtroppo non é stato fattibile...e visto le facce dei superstiti da abbonamento il sabato sera, son contenta di aver fatto questa scelta.
Il Sonar de noche é un po' tipo Amore alla Fiera di Roma, Come localizzazione, non a caso é alla gran fira de Bcn, e come alcuni artisti tipo Luciano, Paco Osuna, Villalobos etc, ma fortunatamente la comparazione qua finisce.
Diviso in soli 3 palchi più uno di dimensioni ridotte, é un festival di una dimensione perfetta, per quanto in realtá lo spazio sia immenso.
Ora, che dire del primo concerto visto il venerdi? Che si può dire dell'incrediile spettacolo offerto da Kraftwerk? Innanzitutto, già il fatto di entrare dentro al recinto e ricevere gli occhialetti 3D del gruppo valeva praticamente tutta la serata, ma vedere poi che davvero stavamo davanti ad uno spettacolo in 3D é tutta un'altra storia...
2 ore e passa di Kraftwerk e visuals in 3 dimensioni. Che si puo' chiedere di piú?
Occhiali di plastica e non di cartone...con tutta la gente che c'era, l'ultima ora si sudava tanto che gli occhiali cadevano da soli.

Finito lo spettacolo dei padri tedeschi della musica elettronica contemporanea dopo aver vagabondado un po' si passa alla sala all'aperto (Sonar Pub) per vedere il concerto meno "Sonar" di tutta la notte, Two door Cinema Club, gruppo completamente fuori onda Sonar. Troppa gente si passa a C2C nella sala di mezzo in attesa dell'altro grande evento della notte: Skrillex.
Nel frattempo, nella sala principale c'e' un alternarsi continuo di grandi esponenti della musica eterea, celestiale e fine del momento, da Baureer a Major Lazer si passerá poi al amato Sonny e al finissimo colpevole della diffusione del twerking, Diplo.

Skrillex,a parte caratterizzarsi dal suo suono delicato, si presenta con una consolle che dopo breve tempo si scoprira essere una nave spaziale che si eleva a vari metri dal suolo con una intro al suono di Barcelona e la maglietta del Barca. Che classe e che stile.
Io personalmente riconosco che stare due ore sentendo al dj puo' risultare complicato e pesante, ma per quanto mi riguarda son state fra le 2 ore migliori del festival. Grande Sonny.

Complicato poi scegliere fra Richie Hatwin e suoi bassi cosi' poco percettibili e l'aggraziata musica di Diplo, nel dubbio meglio finire la prima notte di Sonar con il ricordo di uno Skrillex volante per la Fiera di Bcn, e con il rimpianto di perche' Diplo non ha continuato a fare remixes di LoveSong dei Cure.




domenica 2 giugno 2013

Primavera Sound 2013: Blur...che delusione..


Come ogni anno , il Primavera Sound non stravolge le mie aspettative, mantenendo un giusto equilibro fra novitá positive o meno.
Gran punto a favore quest'anno: continuare a pagare con soldi al bar e non fare la fila per i tickets.
Io ho una teoria, il Primavera Sound mi piace un anno si, e uno no, e non dipende tanto dal festival, quanto dall'esibizione di uno dei miei gruppi preferiti.
 
I Pixies sono stati incredibili, Pulp troppa gente,The Cure pazzeschi, Blur sotto le aspettative... Perché?
Il PS si è convertito in uno dei festival più importanti di Europa, ma per mio gusto personale la dimensione dell'evento sta iniziando ad essere un serio problema. 
Il recinto, pur essendo ben organizzato risulta essere troppo grande e dispersivo, e le distanze sono eccessive fra un palco e l'altro.

 
Quest anno l'Heineken, palco dei concerti principali, stava addirittura più lontano del Mini dell anno scorso, e anche se comprendo che a livello funzionale era molto più grande e molto più agibile, non è possibile dover camminare 20 minuti per muoversi da un concerto all'altro.
Di spazio era indubbiamente molto meglio, il palco Primavera ha la limitazione fisica di non poter contenere tantissima gente frontalmente, cosa che negli ultimi anni con Pulp o Pixies era iniziato ad essere un problema.
Il nuovo palco Heineken stando talmente lontano non ha questo difetto, e il concerto dei Blur per quanto fosse il più pieno della serata in nessun momento é stato opprimente, ognuno aveva il suo spazio vitale per quanto fosse complicato vedere a la band sul palco.
Il problema più grande è stato uscire da là , per via dell'assurda congestione di gente che si era creata. Un consiglio per la prossima edizione: mettere delle uscite dal recinto anche da quella parte.
 
abc.es
Il problema del venerdì sera era che non c 'era una varietà sufficiente di concerti interessanti e la serata era concentrata solo su Blur, e conseguentemente tutto il pubblico si muoveva per gli stessi concerti ed era impossibile comunicare, incontrarsi. È se per caso uno rimane senza batteria come é successo a me,  ci si puó scordare di passare una serata tranquilla.
Breeders per iniziare la serata è stato un concerto abbastanza noioso, peccato che Kim Wilde abbia decido di lasciare i Pixies.
Jesus & Mary Chains a tratti divertente, a tratti terribilmente noioso in quanto privi di un frontman con il sufficiente carisma, esattamente la stessa impressione che ebbi nel BBK del 2010 dove passai il 90% del concerto facendo la fila per cenare.
James Holden una delle soprese più gradite della serata.
E arriviamo quindi ai Blur, il mio gruppo preferito della adolescenza, con uno dei frontman con più carisma che abbia mai visto insieme a Gorillaz, e protagonista assoluto delle mie Smemorande del liceo.
Primo appunto: è la prima volta che il concerto principale del venerdi sera si sposta ad un orario dopo la mezzanotte. Sinceramente la 1 e 30 per la band più desiderata è troppo tardi. Nè Pulp, nè Cure suonarono a quest'ora. Pixies si, però son Pixies.
La scelta della setlist potrebbe definirsi perfetta per una reunion , un successo dopo l'altro, dando parecchio spazio a canzoni de The 13th, ma purtroppo a me il concerto non mi ha trasmesso nulla, se non la poca voglia di eseguire i brani con più successo per fare un concerto facile per un grande pubblico.
Damon Albarn, incredibile sul palco con i GorillaZ nel 2010 nel Fib, in questo caso mi è sembrato freddo, poco interessato, cosi' come il resto della band.

RollingStone.es
Si, è vero che si è gettato in mezzo al pubblico a cantare, ma in un'ora e mezza di scaletta di un concerto che immaginavo avrei vissuto al 100% con la pelle d'oca, solo mi son emozionata durante "The Universal", la mia colonna sonora di tutta la vita. Spero poterli vedere un'altra volta, per dimenticare questo sapore amaro di bocca che mi hanno lasciato. Iniziare un concerto con "Boys and girls" e chiuderlo con "Song 2" mi è sembrata la cosa più ovvia che potessero fare.
Un concerto freddo e poco consistente.
Niente a che vedere con Pulp, che per quanto fosse incredibilmente pieno di gente, è stato un concerto che tramite Jarvis trasmetteva tantissimo.
Blur é stata la peggiore reunion del britpop che ho visto negli ultimi anni. Niente a che vedere con Pulp, così come niente a che vedere con Suede.
Sembrava quasi più simile ad un concerto degli Oasis, che come tutti sappiamo, non hanno mai brillato per trasmettere qualcosa al proprio pubblico con il frontman che si ritrovavano.

A questo punto, mi rimane solo aspettare il prossimo anno,con la certezza e il presentimento che dovró tornare al Forum per l'ottavo anno consecutivo, e vedere se questa volta suoneranno  Bowie, NIN, Daft Punk, Pixies o The Cure... e portarmi un paio di cellulari..


SetList del Primavera dei Blur


  1. Theme From Retro
    (PA intro)
  2. Encore:


 
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