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lunedì 29 febbraio 2016

PS2016: Distorsion, rimas y regresos en el Primavera Sound


Cuando uno asiste a un festival tan ecléctico cómo es el Primavera Sound de Barcelona, se tiene que hacer un poco una selección de bandas acorde a su gusto o lo que le apetezca ver. Nunca esta dicho que no se dejen de ver a los cabezas de cartel, pero sí que hay una serie de artistas a los que tienes que ir a ver si o si.

Esta es una lista de los artistas más hip hop, raros, ruidosos, electronicos o hardcore que podemos encontrar en el PS 2016



ACTION BRONSON


De padre Albanés y madre Judia, este orondo chef de Queens (Nueva York)  blanquito, gordo y barbudo ha revolucionado a la escena del rap con su buen hacer lírico y su peculiar estilo.
Este año viene a presentar un nuevo album llamado Human Highlight Reel y que a día de hoy aún desconocemos en nuestro país.
Una buena muestra del ultimo rap blanco estará presente en Barcelona.





BOREDOMS



Esta banda Japonesa de Osaka está encasillada en rock experimental avant-garde y noise nos va a dar una buena session de hipnotismo percusionista y ruido experimental lisergico que nos transportará a otra dimension. 
Al ser un grupo tan impredecible no sabemos que tipo de show traerán a este PS 2016 pero a buen seguro que nos van a soprender.











EVIAN CHRIST

Aunque ya se le pudo ver el año pasado en el Sonar y en el Mulafest, siempre es plato de buen gusto reencontrarse con este joven británico especialista en una electronica oscura y contundente que mezcla con beats futuristas entre el grime, el hip hop y el r&b.
Un artista completo y oscuro que a buen seguro nos sorprende con sus juegos visuales y con su espectaculo de luces.







DAM FUNK

Aunque siempre es sinónimo de garantía pertenecer a un sello cómo STONES THROW, el merito de este Californiano padre del Nuevo funk electronico no es poco y tras sus colaboraciones con Snoop Dogg en el “7 days of Funk” viene a nuestro país a presentar su nuevo trabajo “Invite The Light”
Este productor y músico nos sorprendera con su buen hacer musical y a buen seguro nos hará mover el esqueleto.







DRIVE LIKE JEHU

Es una sopresa muy muy grande contar este año con esta mítica banda de Post-Hardcore de San Diego formada a principios de los 90.
Su música siempre ha conservado una esencia punk mezclada con toques de noise rock, math rock o sludge rock y su separación tuvo mucho que ver con la formación de Rockets from the Crypt por parte de John Reis.
Ganas son pocas de ver a esta apisonadora ruidosa encima de un escenario.







LOS CHICHOS

El pelotazo de este año en el Primavera Sound de este año ha sido sin duda contar con una de las bandas rumberas más emblématicas en la España de los 70 y sin duda alguna en Barcelona.
La banda fue formada por los hermanos Gonzalez-Gabarre Emilio y Julio más Juan Antonio Jimenez Muñoz alia el Jeros (el de enmedio de Los Chichos y fallecido una vez empezó su carrera en solitario allá por los 90).
Actualmente la banda esta formada por los hermanos y el hijo de Emilio hacienda que  sus conciertos sigan siendo una  fiesta plagada de una sucesión enorme de Hits.








PUSHA T

Si hay algun artista al que me apetece ver especialmente este año sin duda es PUSHA T. Este artista Neoyorkino procedente del Bronx y de la aclamada banda de hip-hop CLIPSE (a los que tuve el honor de poder disfrutar en una Antigua edición de este festival).
No solo porque sus discos en solitario cómo “My name is my name” o “King Push” sean de lo major que ha dado el hip-hop Americano en los últimos años si no porque este rapero tiene aún mucho que demostrar y mas este año encima del escenario del Primavera.









BRIAN WILSON PERFORMING PET SOUNDS

Que un tipo de 70 años cuya vida ha sido aderezada a base de drogas, pastillas y antidepresivos se decida a interpretar en directo su obra cumbre “Pet Sounds” en directo, no suena muy bién realmente.
Pero se han  podido ver recientemente por Internet alguna actuación reciente de Wilson y la verdad es que no está nada mal.
Esperemos que sea una maravilla y sirva como guinda en un año en el que la presencia de Wilson ha estado patente gracias al film biopic “Love & Mercy”.



JOHN CARPENTER

Gracias a este concierto van a quedar saciadas dos partes de mí: la de fanático de su música y la de freak amante del cine fantástico amante de sus películas.
Gracias a la gente de Sacred Bones Records por editar nuevo material musical de este maestro del cine de terror y de los sintetizadores antiguos,  y que gracias a ellos podremos disfrutar de esta experiencia en directo.








G.







giovedì 18 febbraio 2016

Massimiliano Martines: Ciclo di Lavaggio

Ciclo di Lavaggio è il nuovo album di Massimiliano Martines, un’artista pugliese trasferito a Bologna che dopo diverse importanti esperienze nel teatro e nella poesia, ha deciso di scegliere la musica come mezzo d’espressione per sintetitizzare questi due mondi.

Non conoscendo nessun lavoro precedente dell'autore, dobbiamo ammettere che quando abbiamo messo su il cd Ciclo di Lavaggio per la prima volta siamo rimasti un po' spiazzati, ci immaginavamo tutt'altra cosa e siamo immediatamente stati rapiti da queste atmosfere al limite fra il postrock, il cantaurato e profondamente oscure.

Sinceramente il disco si è rivelato una bellissima sorpresa, un album che a volte ci ha ricordato le sonorità di Manuel Agnelli o Giovanni Lindo Ferretti, e per gusto personale, un album che non mi è pesato ascoltare in italiano.  Lingua che negli ultimi anni mi convince sempre meno musicalmente.




 Ciclo di lavaggio è un disco composto da dieci tracce caratterizzato da suoni concentrici ed ipnotici e con testi altamente evocativi, ma come già abbiamo detto anche molto oscuri,  che rispecchiano la sua natura di poeta.

Tra i brani segnaliamo "La guerra dei fiori rossi", rilettura dell'omonimo film di Zhang Yuan (2006), che denuncia i metodi repressivi dell'educazione infantile in Cina, il testo si è arricchito delle suggestioni di Martines al ritorno da una visita ai campi di concentramento di Auschwitz e dello studio di Pastano su esperimenti inerenti l’utilizzo dell’Lsd, effettuati dalla CIA nel 1951 sul villaggio francese di Pont-Sant-Esprit: il risultato è un brano polisemico, aperto a molte chiavi di lettura.




Però la nostra preferita è Perla Nera, canzone che ci ha colpito subito dal primo ascolto.

E' importante quindi anche fare un passo indietro , e conoscere i primi due lavori dell'artista.
Nel 2009 è uscito il cd musicale "Frottole" (Dry-Art record), un disco di contaminazione tra pop, rock e teatro,







mentre il 2012 ha visto la nascita del secondo lavoro, "MeccanismoEstetico" (Liquido  Records / Dry-Art record), che potete ascoltare interamente su  Indie For Bunnies





Speciale Primavera Sound: le nostre esperienze dal 2012 al 2016

martedì 16 febbraio 2016

Alpha: il nuovo album degli Heathens

Gli Heathens sono un gruppo di elettronica italiano, una nuova proposta molto interessante che pubblica in questi giorni il secondo album "Alpha".

La band proviene da Feltre, in provincia di Belluno, è composta da Mattia e Lorenzo Dal Pan, Federico Dallo e Matteo Valt e si è formata nel 2012





Il loro primo videoclip del 2013 "In your mind", ci riporta a quel sound oscuro che tanto ci piace e che fino ad ora stiamo sempre ricercando nei gruppi stranieri, come i "Soft Moon": una elettronica alla Joy Division.



Alpha è un disco lungo, composto da 12 pezzi e realizzato nell’arco di due anni, caratterizzato da sonorità simili a Massive Attack, Knife o Radiohead e costituisce una riflessione attenta ed uno sguardo critico verso alcuni comportamenti sociali propri dei giorni nostri. 
Affronta e approfondisce tematiche come l’elogio del pensiero critico, razionale e libero da dogmi, tabù e condizionamenti e la critica verso lo sconsiderato utilizzo di strumenti come internet e contro l'informazione pilotata e distorta generata dai mass media.





Alpha è un disco maturo, in cui lo stile degli Heathens acquista forma definitiva, spaziando con consapevolezza dall'elettronica di stampo anglosassone a suggestioni Kraut, Dark e Post Wave.
Fra le nostre preferite segnaliamo "From my sofa", molto Ebm.





Di seguito vi proponiamo un concerto della band all'Arezzo Wave Love Festival del 2014, in modo che possiate apprezzare il potenziale del gruppo dal vivo, che a noi piacerebbe tanto poter vedere.





e per ultima, una versione di Street Spirit dei Radiohead





giovedì 4 febbraio 2016

17 Anni di Subsonica

Tantissimi anni fa scoprì un gruppo italiano che all'improvviso mi aveva fatto capire che non esiste solo la musica in inglese: questo gruppo si chiamava Bluvertigo, e pur non chiamandomi molto l'attenzione nei primi due album, con Zero m'innamorò completamente. E così dopo un paio di concerti al Palacisalfa, un giorno andai sola ad un live a Radio2 della band di Monza.

Correva giusto il tempo in cui Morgan, il cantante, aveva deciso di scrivere una canzone per un gruppo "reggae/dub" che stavo iniziando a sentire e non mi dispiaceva, la canzone si chiamava "DiscoLabirinto".

 


Quando mi recai da sola a RadioRai per il concerto dei Bluvertigo feci amicizia con altre persone che stavano esattamemente come me, e che mi dissero che la settimana successiva il gruppo "reggae/dub/elettronico" che aveva una canzone che si chiamava Preso Blu che non mi disgustava per niente, avrebbe suonato all'Alpheus e successivamente al Forte Prenestino.

Andai all'Alpheus e da lì capì che al glam dei Bluvertigo, preferivo molto di più l'elettronica dei Subsonica. 

Finalmente stavo trovando una giusta evoluzione al "mio" tipo di suono preferito.

I Subsonica hanno sempre avuto quel fondo più duro, più digitale, più vicino alla cultura club del d&b, della techno e dell'house che mi ha sempre attirato.... i Bluvertigo a volte erano troppo sofisticati e cantautoriali per i miei gusti, e la c arriera di Morgan in solitario non ha fatto altro che confermare questo mio pensiero.

Aggiungiamo quindi ad una buona dose di elettronica, una semantica futuristica e un lessico di cyberpunk sentimentale di cui tutt'ora non comprendo il senso ma che suona benissimo e che mi riporta al tanto adorato e letto Philip K. DicK e arriviamo quindi a Microchip emozionale.
 
Quel periodo era incredibile: una settimana suonavano i BV a Radio2, la settimana dopo i Subsonica all'Alpheus, quella dopo ancora i Bluvertigo al Piper, quella dopo ancora i Subsonica al Forte....in un mese da che non li avevo mai visti, già li avevo visti 4 volte.
Non appartengo quindi alla primissima generazione di fans, diciamo che li ho presi a metà fra Subsonica e Microchip, ma i primi concerti "fotocopia" che adoravo sono stati quelli del secondo album.



E da lì in poi sono stati 17 anni pieni di ricordi e flash: palacisalfa, intifada, branca leone, alpheus, Modena, saxa rubra, capannelle, marino, faberbeach, Fiesta, Nettuno, Enzimi, Cinecittà, Feltrinelli, Auditorium, Rock in Roma, Razzmatazz, Goa, Apolo, Tor di valle, Amore, la Macarena, Pornodrome, Trastevere, Ostia e Latina... O l'ultimo: ritrovarti Samuel il giorno del tuo compleanno nel bar di un amico e fare finta di nulla mentre i tuoi amici ti festeggiano pregando che nessuno si renda mai conto che Samuel sta seduto al tavolo a fianco.. Perchè sai perfettamente che accollo sei stata durante gli anni dell'Università per numerosi amici tuoi che t'hanno dovuto accompagnare dapertutto e non è proprio il caso che si rendano conto che uno dei loro peggiori incubi stia lì.

 
E il dj set di Krakatoa il giorno prima del Sonar al Liquid di Barcellona ?! O i 9 spagnoli/sudamericani che mi son portata al primo concerto a Madrid o quel mix di messicani e catalani a Barcellona?
O quando per caso vado a la Macarena, la mia discoteca preferita di Bcn, e mi ritrovo Samuel come dj?! 
Suonavano all Apolo quella sera, ma mai avrei immaginato che sarebbero finiti a fare un after show nel mio antro favorito.
Sono così tanti i ricordi che ho legati al mondo Subsonica che non so neanche quante cose non mi ricordo più.
Con gli anni cambiano poi le valutazioni; ora mi rendo conto che Amorematico é una meraviglia di disco, che la mia imparzialitá dopo Tutti i miei sbagli e  il concerto massivo di saxa rubra non m'aveva fatto apprezzare sufficientemente la terza opera della band. Sarà pure che con gli anni mi sono avvicinata sempre di piú alla elettronica, ma ora più lo risento più mi rendo conto che il terzo album del gruppo forse è il migliore dei sette.
Poi all'improvviso arriva Incantevole.
Vade retro, se Nuvole rapide in un primo momento non l'ho capita Incantevole non posso e non voglio concepirla mai.

E quando sembrava che tutto fosse tornato a suo posto con L'Eclissi ecco che arriva Istrice. E poi non contenti arriva pure Di domenica, perché su Lazzaro ci passiamo sopra...che il materiale multicam m'è servito a imparare a montare in multicamera con qualsiasi software..

Anche se ormai non li ascolto da tanto, gli album dei Subsonica fanno parte della mia vita:

Subsonica é Subsonica.
Microchip emozionale, l ho sentito fino alla nausea ma é perfetto.
Amorematico è semplicemente da paura ed è la mia università
Terrestre è il disco di Incantevole ma è anche il disco di "Alba a quattro corsie"e poi è il disco di quando stavo a Barcellona..
Eclissi,  grazie per farmi ricredere in voi mentre mi trasferivo a Madrid.
Eden, odio Istrice, ma adoro Eden sala danze domenica aperto.
Una nave in una foresta ha una delle migliori open track dopo "Veleno".


E poi come non ricordami del mio VideoInstantanee? Un database video delle esibizioni del gruppo tutto in flash, uno dei miei primi esperimenti in web...un duro lavoro di cattura e digitalizzazione che è stato saccheggiato nel corso degli anni dagli utenti di YouTube senza manco una citazione, ma che ancora appare fra le basi di emergenza. (n.d.r tutte le esibizioni di SanRemo, SanRemo Estate, MatchMusic...tutto, tutto saccheggiato, come il video di DiscoLabirinto che ho inserito qua sopra)




Quante volte li ho visti fino ad ora? Non ne ho idea...sicuro molte.

E domani and allo Spazio Novecento....e c'and pure dopodomani, perché... ti pare che suonano due volte e andiamo solo una??!!
Non li rivedrò fino al 2018 sicuro.. e  io vengo pure da Madrid...

lunedì 1 febbraio 2016

Utopia Festival: la musica dance arriva a Madrid.

Sabato 5 e domenica 6 giugno si svolgerà a Madrid la prima edizione dell'Utopia Festival che pochi giorni fa avevavamo annunciato come Madrid Dance Island.

Pare che i dubbi sulla effettiva realizzazione del festival possono essere appartati, in quanto la manifestazione si svolgerà nel Campus della Università Complutense con un orario molto differente dai festival spagnoli ma ben più simili ai grandi eventi di elettronica del resto d'Europa.

L'Utopia Festival, organizzato da Glaciar, aprirà le sue porte da mezzogiorno all'una di notte.


La presentazione ci fa immaginare una sorta di DreamLand spagnolo, durante la settimana della celebrazione del festival verranno realizzate conferenze e masterclass sulla cultura della musica dance.

Oltre all'orario c'è da segnalare la opzione di rivendita autorizzata che permette il festival:
se siete fra i 3000 primi acquirenti e non potete o non volete recarvi all'evento, l'organizzazione garantita la ricompra del proprio abbonamento all'80% del prezzo fino a due settimane prima del festival.

Oltre a David Guetta e numerosi nomi dello stile, segnaliamo Martin Solveig che nel Rock in Rio del 2012 è stato il miglior dj e Rudimental, che offriranno un concerto dal vivo.




Ammettiamo di aver dubitato molto sulla natura del festival essendoci purtroppo abituati agli sciacalli della musica EDM commerciale, ma il fatto che il festival sia sponsorizzato da Estrella Damn e da Spotify e si venda su Ticketea, oltre ad essere nelle Complutense e di giorno, ci ha riaperto la speranza che finalmente anche il mondo della dance più accessibile possa avere a Madrid un macrofestival legale e non solo eventi ingannevoli promozionali da organizzatori di macro discoteche e che non vendono biglietti presso i canali officiali.

L'unica cosa che non riusciamo a comprendere è perché i due eventi principali di Madrid siano stati organizzati lo stesso fine settimana del Primavera Sound e del Sonar. Dal 9 all'11 giugno non si può mettere musica dal vivo a Madrid?! o finisce Dj Coco e dobbiamo venire correndo alle 12 alla Complutense?!?

L'offerta iniziale è di 59.99 euro fino a domani 2 di febbraio.





 
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