TRENDING

venerdì 26 settembre 2014

Autunno a Madrid 2014 - Ottobre/Novembre

Quest'anno l'inizio della stagione dei concerti indoor si presenta piuttosto debole rispetto all'anno passato.
A Madrid purtroppo e' sempre piú complicato andare ad uno spettacolo musicale decente, e il problema della capacitá delle sale poco rispettata fino ad ora ha creato una situazione nella quale trovare un concerto interessante veramente e'quasi un miracolo.
Qualche concerto appetibile comunque c'é : da Delorean, a Morrisey passando per Fabi Silvestri e Gazzé che presenteranno il nuovo disco "La voce del padrone" nella Sala But il 10 di ottobre.

Qui di seguito un breve elenco degli eventi principali:

4 Ottobre - Delorean - La Casa Encendida
9 Ottobre - Morrisey - Barclaycard Arena (il Palacio di tutta la vita)
10 Ottobre - Fabi, Silvestri e Gazzé - Sala But
13 Ottobre - Kylie Minogue - Barclaycard Arena
18 Ottobre - Yann Tiersen - La Riviera
22-23 Ottobre - Jamie Cullum - Teatro Circo Price
25 Ottobre - Anastacia - Palacio de Congresos
31 Ottobre - Passenger - Sala Arena
31 Ottobre - Paul Krankbenner - Fabrik
1 Novembre - Elton John - Barclaycard Arena
15 Novembre - Enrique Iglesias - Barclaycard Arena
20 Novembre - One Republic - Barclaycard Arena
25 Novembre - Ed Sheraan - Barclaycard Arena

giovedì 25 settembre 2014

Jason Orange lascia i Take That.

Quando, alle 23 di sera, scopri che Jason Orange e' trending topic pensi che due sono le possibilitá:
o siamo tornati indietro nel tempo di 20 anni, o gli e' successo qualcosa.
Jason Orange sempre e' stato il "cubista" dei Take That, e per la prossima avventura insieme ai suoi compagni di vita, questa volta ha detto no, un po' come Victoria Beckam, ma senza avere la sicurezza economica di aver creato un impero con suo marito.
Quando il gruppo si separó dopo l'abbandono di Robbie nel 1996, mentre Gary e Mark tentarono le carriere soliste senza successo, Howard e Jason caddero nell'oblio praticamente da subito.
Jason si dedicó alla carriera d'attore partecipando a qualche show televisivo e facendo molto teatro, fino alla reunion della band nel 2006  lavorando al nuovo album Beautiful World, dove per la prima volta ebbe il privilegio di cantare un brano da solista "Wooden Boat".
Da questo momento in poi, Jason ha l'onore di avere una traccia a disco, in Circus nuovamente ha l'occasione di cantare How Did It Come to This, e in Progress Affirmation.

Evidentemente questi tre brani non hanno avuto nessuna ripercussione nei live, totalmente centralizzati su Gary Barlow e Mark Owen, e nell'ultima occasione dalla presenza ingombrantissima di Robbie.
Howard e Jason sono stati sempre piú condannati alla figura del cubista di fondo, e probabilmente con gli anni la situazione ha iniziato a pesare, per quanto nei primi tour dopo la reunion fosse meno esagerata rispetto ai concerti precedenti, per poi precitare nuovamente nel Progress Tour.
Se i Take That in questo momento possono ancora dire di essere un trio, lo devono solo al fatto che Howard canti "Never Forget" , la canzone per eccellenza del gruppo, perche' se no, ho grandissimi dubbi che dopo tutti questi anni, anche il rasta del gruppo possa continuare a sopportare l'egemonia di Gary e quella che Mark si e' conquistato per riformare il gruppo.

Se non fosse per il fatto che penso che Jason d'ora in poi si dedicherá semplicemente a godersi i soldi guadagnati negli ultimi anni sul cubo, aprendosi una scuola di danza o partecipando a qualche talent, mi piacerebbe pensare che possa tenere la stessa sorte di Robbie, che se ne andó per non cantare piu' di una canzone ad album...   solo spero che eviti di concedere concerti privati a qualsiasi magnate russo, pratica veramente infelice a cui Williams e'consueto..

Jason comunque mancherá con i suoi balletti inconfondibili, la sua lap dance, il suo sedere di fuori , ma sopratutto con il buon carattere che ha trasmesso in questi 20 anni.

Ed ora, che farà il trio????


Qui in seguito il comunicato officiale della pagina web dei Take That, tradotto da Soundblog


Ho passato i migliori anni della mia vita con i Take That e vorrei ringraziare tutti quelli che hanno preso parte a questo viaggio, inclusi Gary, Howard e Mark che per me sono e restano dei fratelli. La mia gratitudine va specialmente ai nostri bellissimi e sempre fedeli fan, senza i quali nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile. Grazie.






Al termine del Progress Tour ho cominciato a chiedermi se fosse arrivato il momento giusto per porre fine alla mia avventura con i Take That. All'inizio dell'anno i ragazzi della band hanno cominciato a scrivere materiale per il nuovo disco, materiale di cui sono a conoscenza e che ha tutta la mia benedizione.
Non ci sono stati litigi tra noi, si tratta solo di una mia decisione: non voglio più fare questo nella vita. So quanto a Mark, Gary e Howard piaccia scrivere e fare musica e loro sanno bene che avranno il mio pieno supporto nel portare avanti quello che sarà un nuovo capitolo per la band.   

Jason Orange


e la risposta dei tre superstiti:



È un giorno triste per noi. Il fatto che Jason lasci è un'enorme perdita dal punto di vista professionale e ancor di più da quello personale. Un paio di anni fa Jason ci aveva detto che aveva alcune riserve all'idea di continuare questa avventura con noi ma abbiamo sperato che, dandogli tempo e spazio, avrebbe alla fine deciso di rimanere nella band.
Non è andata così e noi lo accettiamo rispettando pienamente la sua decisione che sappiamo non essere stata per nulla facile. L'energia e la convinzione di Jason rispetto a quello che il nostro gruppo avrebbe potuto raggiungere, ci ha aiutati ad arrivare dove siamo oggi e noi gli saremo eternamente grati per l'entusiasmo, la dedizione e l'ispirazione che ci ha regalato nel corso degli anni.

Gary, Howard e Mark









* Tutte Le foto sono delle rispettive pagine da cui son linkate

martedì 23 settembre 2014

Subsonica Una nave in una foresta. Impressioni primo ascolto

1- Una nave in una foresta.
   
Canzone che da il nome all'album. Relativamente oscura, immagino la piú oscura del disco visti i singoli giá pubblicati.Samuel ha iniziato a cantare troppo bene negli ultimi dischi, e la sua voce perfetta ha perso in spontaneitá. Comunque la canzone non e' affatto male e ricorda atmosfere subsoniche...una versione evoluta mix fra amorematico e terrestre. Evoluta ma non per forza migliore.

2- Tra le labbra

Atmosfera densa e cupa,a primo ascolto forse il brano piu' interessante fra i 4 giá sentiti. Continua Samuel a non convincere al 100%, il ritornello rompe un poco.


3- Lazzaro

Ormai abituata alla canzone, mi sembra "Un diluvio" venuta male.
No. Anche se rispetto a "Di domenica" sicuramente quasi un capolavoro..
Non sono di questa generazione di fan Subsonica , e difficilmente mi ci abitueró.

4- Attacca il panico.

Attacco molto buono. Finalmente la voce di Samuel che volevo sentire, un po "Corpo a corpo". Questa canzone ha grandi potenzialitá dal vivo.


5- Di domenica.

No. Sembra la canzone perfetta per la colonna sonora di un film di Moccia stile Amore 14. Boccio e riboccio. Ma con la canzone precedente non si faceva piú bella figura come singolo?
La base comunque non e'  male, ma il testo, la voce perfetta di Samuel tipo Piccola Istrice, no. Io c'ho 33 anni e voi 40 e passa.


6- I cerchi degli alberi

Io questo stile inconfondibile dei Subsonica degli ultimi anni non so a che cosa mi ricorda. Da "Cieli e "nonsoche" liberi" non e' male..ma non so se questo genere "Subsonico" mi riuscirá mai a convincere al 100%. Ma a che assomiglia?


7- Specchio

Ma questi sono i Velvet o i Subsonica?


8- Ritmo Abarth.

Forse ci siamo. Una canzone Subsonica in condizione. Vediamo il ritornello. Ok nel ritornello non ci siamo del tutto, la canzone si regge molto bene, e' difficile dire ancora quale sia la migliore del disco ma questa ha grandi possibilitá.


9- Licantropia

La unica che ho bisogno di sentire 2 volte. Non e' male, e' la classica canzone non male di riempimento da album di Subsonica, comunque molto meglio dei singoli, ma riempimento. Pero' la parte di rap proprio non ci sta.


10- Il terzo Paradiso.

Sembrava all'inizio la classica traccia dance a cui siamo stati abituati negli ultimi dischi come "Il centro della fiamma" o "Alba a quattro corsie", ma purtroppo rimane piu' simile a un "atmosferico", non essendolo, con i ritmi del primo Subsonica, il giusto punto d'arrivo dello stile Subsonica odierno.



Nel complesso dopo un primo ascolto l'album e' ancora ingiudicabile.
Non colpisce ne' in bene come fu con "L'eclissi", ma neanche in male, singoli a parte. Senza dimenticare che da questo ascolto i testi sono stati completamente ovviati.
Merita comunque una secondo ascolto per poterlo giudicare, sopratutto in condizioni migliori e non su Deezer e con delle cuffie di pessima qualitá.
Rimane questa sensazione che chi e' cresciuto con i Subsonica ha evoluzionato musicalmente, mentre loro sembrano cercare mantenere sempre lo stesso target di pubblico fra i 18 e i 25.









domenica 14 settembre 2014

Dcode 2014: dal playback de LaRoux al "conciertazo" di Beck

Alle 4 e 30 di questa mattina si concludeva la quarta edizione del Dcode, il festival madrileno più importante che chiude la stagione musicale estiva massiva del 2014.
Quest'anno, a dispetto di una line up non eccessivamente brillante e più vicina ad un festival di serie B come il SOS o il Low, sono evidenti i miglioramenti  a livello strutturale rispetto alla scorsa edizione indimenticabile per le file smisurate ai pochissimi bagni del recinto.
Innanzitutto lo spazio è molto più grande grazie all'annessione di una nuova area dedicata alla ristorazione, altro punto critico del festival nelle passate edizioni, ed è stato raddoppiato il numero dei  bagni e servizi presenti nell'evento.
Si è criticato che il festival è troppo caro per la line up che presenta ogni anno e per questo non decolla definitivamente. Io sinceramente non sono d'accordo; prima di tutto bisogna  ridursi all'ultimo  per arrivare a pagare 60 euro, che è il prezzo definitivo del festival; uno ha sempre la possibilità di comprare il biglietto fino a 2 settimane prima del festival a 50 o a 40 euro. Questa cifra per una dozzina di concerti considerando che è madrid mi pare accettabile dato che in questo caso non valgono le comparazioni con Murcia, Arenal o Low. Il trasporto e l'alloggio non sono gratis.
Il Dcode è un festival per la gente di Madrid con una lineup più modesta rispetto a Bilbao, Benicassim o Barcelona ma non si può chiudere un occhio sul fatto che questi festival più potenti   costano una media di 70 euro a notte.
Io ho un'altra critica personale: il tratto con gli accrediti stampa, semplicemente un caos. Fino a un'ora prima dell'inizio dei concerti ancora arrivavano email sullo stato della richiesta teoricamente "accettata" con una email di conferma che non apriva proprio l'accredito! E così', come ogni anno, meno male che m'ero comprata il mio biglietto a 40 euro.. perché sarei potuta stare fino alle 2 di mattina aspettando che qualcuno mi rispondesse.
Dopo queste premesse andiamo al festival vero e proprio. Rispetto all'anno scorso si nota un'affluenza minore, molti più metri quadrati per assistente e un'atmosfera molto migliore.
A noi il Dcode piace, e molto. Da 4 Anni è il festival imprescendibile a cui andare, e da quando l'hanno spostato a settembre è una tappa imperdibile per chiudere la stagione festivalera.
Arriviamo quando sul palco sta per finire di suonare Russian Red, l'artista madrilena che quest'anno ha presentato un album decisamente più interessante del precedente "Cooper" ma in ogni caso non abbiamo la minima voglia di vedere una moderna che sceglie il suo nome in base a una tonalità di rossetto. Purtroppo il mio odio a Russian Red è superiore a qualsiasi obbietività o critica musicale.
Il vero rammarico è non essere arrivati a tempo per Royal Blood.
Alle 21 e 15 è il turno di Jake Bugg, anche in quetso caso ci dedichiamo di più a vedere la nuova disposizione della zona dei food trucks che al concerto.

Rollingstone.es
E finalmente alle 22 e 30 inizia Beck. Io ho ascoltato molto il Midnite Vultures, l'Odelay e il Mutations e a suo tempo l'artista mi piaceva tantissimo ma riconosco che non andavo con le migliori aspettative al concerto. E mi sbagliavo di tanto, Beck è incredibile sul palco, a differenza delle mie aspettative non mi sono annoiata un secondo ed è stato veramente uno spettacolo pieno di adrenalina e divertimento.
Passiamo quindi a Vetusta Morla che come sempre dal vivo spaccano anche se non son il gruppo di mio massimo gradimento. Copenaghen live continua ad essere sempre una grandissima canzone, e il gruppo in concerto rende 50000000 di volte meglio che in disco.
La Roux un grandissimo bluff. E' evidente il playback durante il cocnerto e se davvero non era playback mi scuso per il cattivo pensiero. La mia domanda è...ma come si puoà andare a tutti i festival quest'anno con questo spettacolo che sinceramente provoca imbarazzo per chi ti guarda?
Peccato , percheè un paio di buone canzoni il gruppo ce l'ha, ma puzzava troppo, troppo, troppo di playback.
Ed ecco i Chvrches, insieme a Beck, la grandissima sorpresa della serata. Il gruppo che in disco suona tutto uguale, dal vivo riempono di più le canzoni e hanno una grandissima forza trascinando il pubblico. Senz'ombra di dubbio la grande sorpresa del Dcode 2014.
E ballando al ritmo dei Digitalism si chiude questa quarta edizione del Dcode, che è stata molto ma molto meglio di come ce l'aspettavamo vedendo la lineup.
Il Dcode è un festival da ripetere ogni anno senz'ombra di dubbio.





lunedì 1 settembre 2014

Bime Live 2014 : Ultimo festival da non perdere prima della fine dell'anno.

Il Bime Live e' un festival associato alla convenzione Bizkaia International Music Experience, vero e proprio congresso di 3 giorni per adetti al settore musicale di cui obiettivo e' conoscere e attualizzare l'industria alle nuove possibilitá delle piattaforme digitali. L'evento si divide in una feria musicale dal 29 al 31 ottobre e due giorni di concerti nel Bec di Barakaldo il 31 e il 1 di novembre.
L'edizione dello scorso anno, per la quale si vendeva un dopiio abbonamento a ottimo prezzo con il BBK di Bilbao, comprendeva artisti como i Manic Street Preachers, <<rinôçérôse>>, Gossip, Grimes, Jay Jay Johanson, Dj Yoda e Mark Lanegan.
Quest'anno l'evento si presenta ancora piú invitante, seppure la line up non e' ancora definitiva:

Placebo, The National, Mando Diao, Macy Gray, Basement Jaxx, Divine Comedy, The Kooks, Delorean, Holy Ghost .

Considerano che il BBk e' uno dei festival meglio organizzati e funzionanti di Spagna, e' imprescendibile andare a conoscere il Bime.

Update 23/9

Finalmente abbiamo la line up deifinitiva e la divisione per giorni.
Ultime conferme La Roux, appena vista nel recente Dcode, gli argentini Babasonicos e Mount Kimbie Djset 
 
Back To Top