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giovedì 25 settembre 2014

Jason Orange lascia i Take That.

Quando, alle 23 di sera, scopri che Jason Orange e' trending topic pensi che due sono le possibilitá:
o siamo tornati indietro nel tempo di 20 anni, o gli e' successo qualcosa.
Jason Orange sempre e' stato il "cubista" dei Take That, e per la prossima avventura insieme ai suoi compagni di vita, questa volta ha detto no, un po' come Victoria Beckam, ma senza avere la sicurezza economica di aver creato un impero con suo marito.
Quando il gruppo si separó dopo l'abbandono di Robbie nel 1996, mentre Gary e Mark tentarono le carriere soliste senza successo, Howard e Jason caddero nell'oblio praticamente da subito.
Jason si dedicó alla carriera d'attore partecipando a qualche show televisivo e facendo molto teatro, fino alla reunion della band nel 2006  lavorando al nuovo album Beautiful World, dove per la prima volta ebbe il privilegio di cantare un brano da solista "Wooden Boat".
Da questo momento in poi, Jason ha l'onore di avere una traccia a disco, in Circus nuovamente ha l'occasione di cantare How Did It Come to This, e in Progress Affirmation.

Evidentemente questi tre brani non hanno avuto nessuna ripercussione nei live, totalmente centralizzati su Gary Barlow e Mark Owen, e nell'ultima occasione dalla presenza ingombrantissima di Robbie.
Howard e Jason sono stati sempre piú condannati alla figura del cubista di fondo, e probabilmente con gli anni la situazione ha iniziato a pesare, per quanto nei primi tour dopo la reunion fosse meno esagerata rispetto ai concerti precedenti, per poi precitare nuovamente nel Progress Tour.
Se i Take That in questo momento possono ancora dire di essere un trio, lo devono solo al fatto che Howard canti "Never Forget" , la canzone per eccellenza del gruppo, perche' se no, ho grandissimi dubbi che dopo tutti questi anni, anche il rasta del gruppo possa continuare a sopportare l'egemonia di Gary e quella che Mark si e' conquistato per riformare il gruppo.

Se non fosse per il fatto che penso che Jason d'ora in poi si dedicherá semplicemente a godersi i soldi guadagnati negli ultimi anni sul cubo, aprendosi una scuola di danza o partecipando a qualche talent, mi piacerebbe pensare che possa tenere la stessa sorte di Robbie, che se ne andó per non cantare piu' di una canzone ad album...   solo spero che eviti di concedere concerti privati a qualsiasi magnate russo, pratica veramente infelice a cui Williams e'consueto..

Jason comunque mancherá con i suoi balletti inconfondibili, la sua lap dance, il suo sedere di fuori , ma sopratutto con il buon carattere che ha trasmesso in questi 20 anni.

Ed ora, che farà il trio????


Qui in seguito il comunicato officiale della pagina web dei Take That, tradotto da Soundblog


Ho passato i migliori anni della mia vita con i Take That e vorrei ringraziare tutti quelli che hanno preso parte a questo viaggio, inclusi Gary, Howard e Mark che per me sono e restano dei fratelli. La mia gratitudine va specialmente ai nostri bellissimi e sempre fedeli fan, senza i quali nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile. Grazie.






Al termine del Progress Tour ho cominciato a chiedermi se fosse arrivato il momento giusto per porre fine alla mia avventura con i Take That. All'inizio dell'anno i ragazzi della band hanno cominciato a scrivere materiale per il nuovo disco, materiale di cui sono a conoscenza e che ha tutta la mia benedizione.
Non ci sono stati litigi tra noi, si tratta solo di una mia decisione: non voglio più fare questo nella vita. So quanto a Mark, Gary e Howard piaccia scrivere e fare musica e loro sanno bene che avranno il mio pieno supporto nel portare avanti quello che sarà un nuovo capitolo per la band.   

Jason Orange


e la risposta dei tre superstiti:



È un giorno triste per noi. Il fatto che Jason lasci è un'enorme perdita dal punto di vista professionale e ancor di più da quello personale. Un paio di anni fa Jason ci aveva detto che aveva alcune riserve all'idea di continuare questa avventura con noi ma abbiamo sperato che, dandogli tempo e spazio, avrebbe alla fine deciso di rimanere nella band.
Non è andata così e noi lo accettiamo rispettando pienamente la sua decisione che sappiamo non essere stata per nulla facile. L'energia e la convinzione di Jason rispetto a quello che il nostro gruppo avrebbe potuto raggiungere, ci ha aiutati ad arrivare dove siamo oggi e noi gli saremo eternamente grati per l'entusiasmo, la dedizione e l'ispirazione che ci ha regalato nel corso degli anni.

Gary, Howard e Mark









* Tutte Le foto sono delle rispettive pagine da cui son linkate

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