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lunedì 20 gennaio 2014

Depeche Mode - 18/1/2014 - Madrid, Palacio de Los Deportes



Sabato sera, i Depeche Mode si esibivano nella seconda data del Delta Machine Tour a Madrid, nel Palacio de los Deportes.
Dopo quasi 8 mesi consecutivi di promozione del nuovo album per tutta Europa e una setlist ormai più che consolidata, nella seconda data madrilena Martin, Dave etc hanno voluto sorprendere il pubblico con delle piccole ma apprezzatissime variazioni alla scaletta rodatissima dal maggio scorso.
Innanzitutto c'e' da dire che i Depeche in Spagna non hanno lo stesso pubblico che è solito vedersi nei concerti in Italia. Il pubblico spagnolo del gruppo è un pubblico più generalista, più da stadio e in minoranza gotico; un pubblico da U2, Coldplay o Muse.

Con il Palacio de los Deportes tutto esaurito per 2 giorni consecutivi, la band inglese ha offerto uno spettacolo più che corretto. Non eccessivamente diverso dagli ultimi concerti dati negli anni precedenti, ma giusto e adeguato alle aspettative dei fan che ritornano a vederli ogni volta che vengono in tour.
Grande presenza dei brani dell'ultimo album, utilizzati all'inizio e in mezzo a  qualche grande classico, rallentizando il ritmo dello spettacolo.
Da parte mia grande emozione con l'aggiunta di Stripped al posto di Black Celebration come quinta canzone, In your room al posto di Police of Truth e Home ad aprire i bis.
Altri cambi nella scelta dei due brani interpretati da Martin Gore: "The Child Inside" e "Judas"

Dave Gahan si conferma un ottimo frontman col suo solito gilet nero e torso nudo, regge il palco benissimo e sopratutto canta benissimo, anche se come sempre rischia di essere offuscato da Martin, che quando inizia il bis con "Home" riesce a rubargli completamente la scena, proprio per questo stupisce vedere come la metà della gente approffita di questo momento per andare a bere o al bagno.
Il concerto che si prevedeva con ben poche sorprese è stato tutt'altro che deludente.
Uno dei grandi punti a favori di questo nuovo tour è senza dubbio la qualità dei Visuals e messa in scena, che nel  "Tour of the Universe" lasciava piuttosto a desiderare.

Quest'anno il punto forte sono le riprese live dello stesso concerto, ed un gioco molto interessante con i triangoli che formano il logo del Delta Machine. Il lavoro di Corbin tocca l'eccellenza con gli incredibili visuals di Precious, la cosa migliore della serata: uno semplice sequenza di video di cani.




A volte, le cose più assurde e meno complicate, son le più riuscite. 





Dopo questo concerto sono arrivata a tre brevi e rapide conclusioni:
la prima è che preferisco andare a vedere i Depeche piuttusto che gli Arctic Monkeys perchè perlomeno continuo a sentirmi adolescente rispetto al pubblico medio.
La seconda è che quando un gruppo suona due giorni di seguito in una città , la seconda data è sempre meglio della prima.  (Due mesi fa, questa teoria mi è stata ampliamente confermata dai Pixies.)
La terza è che se metti un cane in una proiezione in un concerto, puoi pure fare una scaletta orribile e predermi 60 euro, io comunque uscirò contenta e tornerò.


Il finale, con Never let me down again, è come sempre, uno dei finali più epici che ho visto in concerto.


SETLIST:

Welcome to My World 
Angel 
Walking in My Shoes 
Precious 
Stripped (Tour debut)
Should Be Higher 
In Your Room ('Zephyr Mix' version)
The Child Inside 
Judas (Acoustic)
Heaven 
Behind the Wheel 
A Pain That I'm Used To ('Jacques Lu Cont's Remix' version)
A Question of Time 
Enjoy the Silence 
Personal Jesus 

Bis:

Home (Acoustic;Sung by Martin)
Halo ('Goldfrapp Remix' version)
Just Can't Get Enough 
I Feel You 
Never Let Me Down Again 

























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