Ieri sera iniziava la seconda edizione del Bime Live, il festival autunnale fratello minore del BBK Live, che da 2 anni si svolge nel Bec di Barakaldo, nei pressi di Bilbao.
Il Bime Live e' il finale di una settimana di conferenze sull'industria musicale chiamato Bime Pro.
L'evento si divide in 2 serate, nella prima l'headliner son stati i Placebo, nella seconda i più attuali The National.
Il Bime è un evento minore rispetto agli altri festival spagnoli e si svolge dentro 2 paviglioni della Fiera di Bilbao, con un totale di quattro palchi: due più piccoli attaccati uno all'altro, uno principale più grande e un palco nel teatro.
Il primo dato che sorprende è che il Bime è un festival per gente "anzianotta", impressione confermata poi anche nella seconda serata; Pochi adolescenti universitari, e tanti quarantenni coi capelli bianchi e l'occhiale da intellettuale.
Il secondo è che l'offerta musicale è abbastanza etereogenea e non è chiaro comprendere quale sia il target di riferimento.
Foto tratta da bi.fm (Rhythm and photos) |
Arrivati in ritardo, la prima artista che riusciamo a vedere è Macy Gray.
La cantante si presenta con una discreta dosi di alcol nelle vene ma riesce comunque a mantenere un gran concerto, forse un po' troppo funk convenzionale e concentrado nella presentazione dell'ultimo album.
Dato curioso per capire un po' la tipologia ed età del pubblico in sala è che la canzone con più partecipazione è stata senz'ombra di dubbio la cover di "Creep" dei Radiohead.
Finita Macy Gray, si arriva al piatto forte, per me, della serata: Basement Jaxx.
Grandissimo spettacolo, si balla e tanto. Basement Jaxx non solo si concentrano sulla presentazione del nuovo apprezzatissimo Junto, ma suonano quasi tutte le hits che hanno sfornato durante la loro lunga carriera.
Peccato che il concerto suoni malissimo, non si riuscivano ad apprezzare le voci delle vocalist vestite da nuvola ed arcobaleno, tutto suonava uguale e compatto. Un alternarsi di voci differenti, che non mi hanno fatto assolutamente rimpiangere , se non per il suono, il concerto che vidi sempre in Bilbao nel 2009, questa volta nel BBK.
Purtroppo con il ritardo di Basement Jaxx è impossibile aver tempo per andare a vedere i Divine Comedy nel teatro, ed à la cosa di cui mi pento di tutta la serata, ma mi sarei pentita di più ad abbandonare il concerto prima di ascoltare Never say never..
Finalmente arriviamo a Placebo.
La prima cosa che salta alla vista è che Brian Molko nel corso degli anni sta subendo una trasformazione fisica facciale pari a quella di Robert Smith. I pomuli sono già un po' troppo innalzati per l'età del cantante....e pensare che 15 anni fa era uno dei sex simbol della musica...
Foto tratta da bi.fm (Mick Habgood) |
Il concerto dei Placebo è stato fortemente criticato per via della setlist, francamente non mi pare sia nulla di nuovo e ammiro la gente che continua ad andare ai concerti senza entrare in setlist.fm, io non sono capace e preferisco non averec aspettative più alte di quello que potrò vedere.
La band di Brian Molko va in tour ogni anno interrottamente e sempre predilige presentare l'album in promozione piuttosto che suonare i grandi successi, non mi pare una grande novità e questa volta non hanno fatto diversamente.
I Placebo dal vivo hanno un suono perfetto, Brian Molko canta quasi meglio che in disco e il resto della band non suona da meno, pur duplicando in tour il numero degli strumenti con 3 o 4 tournisti in più rispetto alla formazione originale.
C'e' da dire che essendo fra i gruppi che ha annullato più concerti nel corso della propria carriera semplicemente solo perchè qualcuno del pubblico disturbava filmando con una telecamera familiare, con gli anni son diventati un po' piu' gentili e hanno un minimo d'interazione con gli spettatori, in questo caso cercando di parlare in spagnolo.
(n.d.r il gruppo suona un minimo di 3 volte all'anno in Spagna)
In ogni caso, si conoscano o meno le canzoni, il sound del gruppo è incredibile e pur essendo un gruppo che io ho considerato sempre secondario, tutto posso dire tranne che l'ho trovato un concerto noioso o al di sotto delle mie aspettative.
Senz'ombra di dubbio ho preferito ascoltare Meds, Every you and every me, Special K, The Bitter End o InfraRed piuttosto che il nuovo disco, ma c'è anche da aggiungere che le canzoni di Loud Like Love suonavano comunque meglio delle vecchie hits.
Dai Placebo passiamo ai Belfast Fm, gruppo elettropop islandese, a dispetto del nome.
Perfetti a quest'ora della notte, il gruppo ha fatto ballare tutti quelli che hanno deciso non abbandonare il festival dopo la delusione di non aver ascoltato quasi nessuno dei singles più potenti degli inglesi.
Fra le varie canzoni suonate, ha spiccato una cover di Wonderwall degli Oasis. Il gruppo, non è sicuramente una band che vedrei fuori da un festival, cosa che vari anni fa pensai anche dei Crystal Fighters. Spero di sbagliarmi nuovamente e che anche loro facciano una buona carriera.
Finiti i Belfast Fm di questa prima serata del Bime rimane ben poco...djs mettendo house senz'anima ed e' quindi meglio ritirarsi per arrivare freschi al giorno successivo che il festival chiuderà con Delorean.
Le impressioni del Bime dopo questa prima serata son state principalmente che non c'era una grande assistenza di pubblico, che i Basement Jaxx non avevano fatto il soundcheck, che Brian Molko è invecchiato da morire, che i baschi bevono tantissimo kalimotxo anche ai festival e che alle 3 di mattina qualsiasi gruppo di electropop è meglio di un dj mettendo house.
Chissà domani.
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