Da quando viviamo in Spagna purtroppo è complicato essere aggiornati sulle novità più interessanti ed underground del mercato musicale italiano e in questi anni ci è scappata una piccola perla nazionale che già possiede un paio di album in attivo, parliamo di Susanna La Polla, in arte Suz che il 9 di ottobre presenta il suo ultimo lavoro "Lacework".
La musica di Suz è un elegante trip hop, poco comune da ascoltare in terre italiane, per il quale si è avvalsa in questi anni di numerose collaborazioni , fra cui quelle con Papa Ricky, Alessio “Alessiomanna” Argenteri,
KutMasta Kurt, dj Katzuma, dj Pandaj Angela Baraldi e TY1.
La cantante debutta con “Shape Of Fear And Bravery” nel 2010, fra cui spicca la canzione "Little by little" che è un po' il tema precedessore dello stile principale del disco successivo "One is a Crowd" del 2013.
Disco nel quale continua il suo percorso musicale con un bel mix di Elettronica, Hip Hop e Soul.
"Lacework" uscirà il 9 ottobre 2015 per la storica etichetta bolognese
IRMA Records il suo terzo disco intitolato “Lacework”, interamente
realizzato insieme al produttore Ezra Capogna (Ezra, Casino Royale, Dub
Pigeon).
La parola inglese che da il titolo al nuovo lavoro di Suz significa
“pizzo”, “merletto” ma se si presta attenzione al significato letterale
dei due termini che la compongono: “lace” (laccio) e “work” (lavoro)
emerge il senso latente di “intreccio” (“lavoro di lacci”). I dieci
brani dell’album hanno infatti tutti a che vedere in qualche modo con
legami, siano essi di sangue, amicali o sentimentali; relazioni narrate o
semplicemente lasciate intuire su tracce “ricamate” con cura e minuzia
con l’intento di creare un intreccio armonioso fra voce e musica. Anche
questo disco, come i due precedenti, è nato al No.Mad Studio di Torino
dove Suz ed Ezra si sono ritrovati a comporre, questa volta partendo da
un pianoforte (strumento che appare per la prima volta in uno dei dischi
di Suz), per poi produrre e arricchire i brani con suoni elettronici.
I
testi dei brani di “Lacework” hanno invece preso forma nell’arco del
2014 fra gli scogli dell’isola thailandese di Koh Tao, le strade di
Brixton e la mansarda di Susanna in via del Pratello a Bologna.
Fra gli intrecci melodici di “Lacework” emergono cordoni sanitari,
frenate in curva, buoni propositi per il nuovo anno, empatie
inaspettate, consigli non scontati, promesse disattese, puzzle che
invitano alla sfida, pifferai magici moderni e gli orizzonti da loro
indicati. Storie di anime confuse, malinconiche, burrascose, ma anche
intrepide, risolute, combattive.
estasi e
tormente, gabbie e pallottolieri, circondata da un alone d’inquietudine,
tuttavia sempre contrastato da una viva determinazione o da un positivo
spirito di rivincita. Il tragitto di “Lacework” sfiora perfino
Antemussa, l’isola delle Sirene descritta da Omero nell’Odissea e da
Apollonio Rodio nelle Argonautiche, che alcuni identificano con Capri,
altri nei pressi di Capo Peloro (Messina).
Se volete conoscere Suz prima dell'uscita del nuovo album vi lasciamo un assaggio dei suoi precedenti lavori.
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