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mercoledì 24 giugno 2015

Kiss @ Palacio de Los Deportes, Madrid (22/06/2015)


Se c'e' un tipo di concerti  a cui cerco di andare il meno possibile, questi sono i concerti di rock classico. 
Dopo il tentativo fallito che feci di vedere Bon Jovi due anni fa ed il corrispondente risultato negativo, qualsiasi spettacolo mi sia stato proposto, da Acdc ai Rolling Stones, l'ho gentilmente rifiutato.
Ma dopo il week end del Sonar,probabilmente trasportata dall'euforia del momento, mi son fatta trascinare al concerto dei Kiss (di fronte casa) e mi son dovuta ricredere.
Non posso dare un giudizio obiettivo sul concerto, in quanto non conoscevo il 70% delle canzoni suonate, ma una cosa e' indubbia: non mi sono annoiata un minuto.
Lo show e' estremamente preparato, e da quanto mi hanno detto, non c'e' stata nessuna novità nella messa in scena o nelle azioni di Paul Stanley e Gene Simmones, dalla tirolina al fuoco, dalle piattaforme al CURUCURU Paloma.
2 ore di vera e propria energia.
Vi lascio video, foto e la set list della serata.











  1. Good Times Bad Times 
    (Led Zeppelin song)
  2. (Gene spits fire)
  3. (with "Won't Get Fooled Again"… more )
  4. (Gene spits blood and flies)
  5. (Paul flies out to the crowd)
  6. Encore:
  7. God Gave Rock 'n' Roll to You II 












martedì 23 giugno 2015

SONAR 2015: da Hudson al cierre.

Il Sonar si conferma il nostro festival preferito pure  con una edizione che non brillava eccessivamente per la line up...molti artisti ripetuti e un sabato con poche cose interessanti rispetto al venerdì che non c'era tempo per vedere i concerti.
Il concerto più interessante del venerdì e forse proprio dell'intero Sonar, e' stato Hudson Mowhake che avremo il piacere di rivedere sabato sera al Mulafest.
Deludenti i Die Artwood, "bacalao" puro e duro, mentre Skrillex come al solito ha fatto una sessione perfetta per l'ora chiudendo con la Macarena, Take you There e Bangarang  a cui ha seguito un grande DJ Fresh.



Sabato Simon Le Bon e compagnia ci hanno regalato un concerto di hits una dietro l'altra, ma la palma al concerto migliore della serata la vince il ritorno dei Chemical Brothers. I primi 40 minuti semplicemente impressionanti. Da lí in poi purtroppo non c'era più molto da vedere, ma abbiamo comunque retto fino a chiusura con un po' di Annie Mac, SiriusModelselektor, Meneo, Lauren Garnier e Jamie Jones.
Quest'anno e' entrato in uso il sistema cashless, tutto si paga con un braccialetto su cui si ricaricano i soldi. E' effettivamente molto comodo durante la durata del festival ma non ha ovviato al grave problema che il Sonar continua ad avere ogni anno al bar. Tanta fila e pochi baristi.

Ci vediamo di nuovo alla Fira del Barcelona il 16-17-18 Giugno del 2016.
Solo 2 settimane con il Primavera!!!Come dicevano due settimane fa, l'anno prossimo sarà veramente dura...

Di seguito il video riassunto del sabato sera.




venerdì 19 giugno 2015

SONAR 2015: che vedremo sabato sera


Previosioni per il sabato
























giovedì 18 giugno 2015

SONAR 2015: che vedremo venerdì sera.



I nostri 5 concerti imperdibili del venerdì sera,




























DCODE 2015: novitá e pool party

Si e' appena conclusa la conferenza stampa della presentazione della quinta edizione del Dcode, presso la piscina estiva dell'Universidad Complutense.
Riassumendo in 3 punti:
1)sono stati confermati i FOALS!
2)Si inizia alle 11 di mattina
3)Si potrá uscire dal recinto


Non mi dilungheró sulla gioia che ha provocato nella sottoscritta l'aggiunta dei Foals alla line up. Il concerto del Dcode del 2013 e' stato senza dubbio il concerto migliore che ho visto del gruppo, oltre ad essere stato uno dei migliori che ho visto nella quattro edizioni precedenti di festival.
Nella conferenza stampa affiora chiaramente il cambio  ideologico della giunta direttrice dell'Università dopo le recenti elezioni, che ha intenzione di dare molto più spazio alla cultura e alla musica, come é stato più volte sottolineato.
Ramon Martin, codirettore del Dcode, ha riaffermato l'importanza della nuova collaborazione con il nuovo governo, ringraziando comunque il passato che ha appoggiato sempre la manifestazione.
Il Dcode aprirá alle 11 di mattina e i concerti inizieranno alle 12 in modo tale da dare alla gente che viene da fuori uno spazio dove stare tutto il giorno. (ammetto che quando hanno detto allargamento di orari, io speravo si passasse dalle 4 di mattina alle 6 con più elettronica, ma sopratutto con la metro aperta al ritorno..)

Fra gli artisti confermati a suonare di giorno, Wolf Alice.
La line up assolutamente non e' ancora chiusa e in più  si proverà a ripetere l'integrazione di esposizioni artistiche nel recinto dell'evento, come si fece solo nella prima edizione.
Fare un festival a Madrid e' piú complicato rispetto alle altre città in quanto non c'e' nessun aiuto statale rispetto alle altre regioni se non solo pubblicitario, ed economicamente è molto complicato mantenere un buon livello di line up con una buona organizzazione e per questo manca un vero e proprio headliner.
A questo punto penso alle conferenza stampa del Primavera di due settimane fa, che praticamente dissero la stessa cosa. Non va più il grande artista, ma un line up ricca ed eterogenea. Nel caso del Dcode mi sembra comunque un discorso più coerente che del Ps...
Quindi Dcode non vi disperate, che manco il Primavera aveva un headliner decente quest'anno..
Si ricorda come in edizioni passate le infrastrutture non sono state sufficienti, esattamente l'anno di Foals e Vampire Weekend, per confermare che quest'anno il Dcode e' molto più grande con una ampliazione dello spazio con nuovi bagni e una grande offerta gastronomica, cosa che nel corso degli anni é decisamente migliorata. Chi non si ricorda la prima edizione in cui ci siamo nutriti di ghiaccioli al mango?!



Finalmente potremo entrare ed uscire dal recinto, d'altronde essendo tutto il giorno non si poteva fare altrimenti. Questa cosa si criticava tanto al Dcode ma vale anche per molti altri festival di dimensione molto più grande come il Sonar, che se esci un secondo puoi rientrare solo il giorno dopo..

Il botellon che c'e' fuori el Dcode non e' abituale in altri eventi similari, ed e' complicato vedere una cosa del genere nei festival di Barcellona, Bilbao o Benicassim, se non dire impossibile. 

Per la musica Madrid e', obiettivamente una città complicata...ogni intento di manifestazione musicale gratis e' finito male , con risse o incidenti, la gente non sa ascoltare i concerti in silenzio ed e' praticamente impossibile sentire una canzone invece della conversazione del gruppo di amici che hai vicino... la musica si consuma  più che altro come evento sociale non come piacere di andare ad ascoltare un gruppo.
Sinceramente quando penso al Mulafest fra due settimane, che si presenta come un piccolo Sonar ho molti dubbi sulla riuscita del festival e sulla tipologia di gente che accudirá, 
il Dcode invece nel corso degli anni ha risolto questo problema ed e' diventato finalmente un festival vivibile.

Vi lasciamo con qualche immagine della "rueda de prensa" in attesa di nuove notizie.







mercoledì 17 giugno 2015

IL PS2015 IN STREAMING

Qua di seguito vi offriamo una recompilazione dei numerosi concerti del festival che sono stati ritrasmessi in streaming.






























































































martedì 9 giugno 2015

FIB 2015: miglior lineup dell'anno.


Che c'e' da aggiungere a quest'immagine??!?!
Dopo aver offerto un 20 anniversario molto sotto le aspettative, lo storico festival di Benicassim quest'anno ci presenta la migliore line up dell'anno, e tipicamente FIB.
Arrivederci Primavera, arrivederci BBK. Noi quest'anno siamo del Fib.
Blur, Noel, FFS, Public Enemy, Portishead....e biglietti da 45 euro?!?!?

Speriamo quest'anno sia meno complicato dormire e muoversi per Benicassim rispetto agli altri anni.

lunedì 8 giugno 2015

PS2015: Sabato 30/6 : Da Tori a Coco



Foto di Eric Pamies

Arriviamo giusto in tempo per la conferenza stampa di chiusura del festival, purtroppo perdendo l'incontro con Tori Amos.
Tori esce dalla sala, viene assaltata dalle persone e dal suo volto si vede che gli anni son passati pure per lei ma tantissima è l'emozione per sentirla suonare per la prima volta nella mia vita, e un altro anno il Primavera mi permette cancellare dalla lista uno dei concerti imprescendili della mia lista.

Prima di andare al RayBan a vedere Tori, mi rifermo ad ascoltare gli Holy Holy en el H&M Pro , scoperti il giorno prima al Macba, ma alle 20.25 sono lá puntuale, nel famoso laterale sinistro del palco RayBan dove passeremo poi le ultime ore del festival.

Tori Amos - Foto di Xarlene
Tori e' meravigliosa con il suo piano e la sua tastiera, e' esattamente come l'aspettavo, ed in più regala al pubblico una splendida cover della mia canzone preferita dei Depeche Mode "In your room"...che chiedere di più??? 
Vista Tori, oggi e' la serata in cui meno mi muoverò di tutto il festival e dopo aver perso tempo e conglomerato una ventina di persone ci indirizziamo a vedere gli Interpol nuovamente. 

Come giá avevo immaginato giovedì pomeriggio, il concerto del sabato nel Festival é decisamente migliore, suonano molto meglio e sembrano molto più carichi. Da lá ci si muove ancora meno, 10 metri e aspettiamo gli Strokes, che a mia gran sorpresa e' probabilmente uno dei concerti in cui mi diverto più di tutto il Primavera, pur vedendolo praticamente a metà fra i due palchi, stando sempre ad aspettare qualcuno che andava in bagno, qualcuno che andava a bere, qualcuno che tornasse da John Talabot..


Finiscono gli Strokes, e ritorniamo al Heineken per gli Underworld.
Ora francamente non so quante volte e in quanti festival ho visto il gruppo inglese visto che hanno suonato praticamente da qualsiasi parte, e conscia dei 25 minuti di Born Slippy che m'aspettavano alla fine, ho sopportato un concerto in cui hanno abusato della parte intimistica del proprio repertorio non adatta alla tarda ora.

Da la' si ritorna al RayBan a vedere Caribou, che questa volta, sará l'ora e sará che il Primavera sta finendo, mi fa ballare come non mai. (E pensare che ogni volta che li ho visti li ho trovati noiosissimi).

Caribou - foto di Xarlene
E quindi arriva il gran finale...e' vero che c'erano  altre alternative da vedere, ma chiudere il Primavera con Dj Coco é un classico, e anche se é una "pachanga" alternativa non c'e' modo migliore per finire questi 3 lunghi estenuanti giorni, e sulle note dei Journey già stiamo sognando con la line up del prossimo anno.


Qui di seguito il pochissimo materiale grafico accettabile dell'ultima serata, altri video degli "HolyHoly", un po' di Tori e  la chiusura del festival.. senz'ombra di dubbio potevamo fare molto di più ma era l'ultima notte ed abbiamo preferito goderci il "cierre" di questo gran Primavera 2015.









venerdì 5 giugno 2015

PS2015: Venerdì 29/5 - Da Casablancas ai grandi Soft Moon



Dopo aver visitato la mattina nel patio del Convent dels Àngels qualche conferenza del Primavera Pro, fra cui l'interessante dibattiti sui Radiohead Vs L'industria musicale e il concerto del gruppo austrialiano Holy Holy al Macba, conscia di non aver vissuto adeguatamente il primo giorno di festival e carichissima per poter finalmente sentire Human SadNess dal vivo, alle 18 prevedo entrare al Primavera Sound. Come sempre, arriviamo tardi ma giusto in tempo per poter entrare nel pit sotto al palco Primavera, poco prima che inizi il concerto del leader degli Strokes.
Premetto che non  sono mai stata una grande fan della band americana, ma se c’e’ un gruppo che veramente  avevo tantissima voglia di vedere non poteva essere se non il progetto solista di Julian Casablancas & The V.O.I.D.Z che è il disco che senza dubbio ho ascoltato ed apprezzato di più quest’anno.
Non so se i soundcheck dei gruppi pomeridiani si facciano con meno precisione degli headliner, ma la grande pecca del concerto che ho visto è stata senz'ombra di dubbio il suono. Tralasciando la decadenza fisica di Julian che comunque non gli ha impedito di intraprendere una carriera solista variata e interessante, diciamoci la verità: Casablancas non si è sentito praticamente tutto il concerto!! 
Durante il singolo "Where no eagles fly" se n'è andata la voce durante il ritornello e nella parte più carica della canzone. (un momento degno delle grandi performance di Pete Doherty con i Babyshambles..)

Il progetto del cantante degli Strokes senza dubbio è molto più potente in disco che dal vivo ed è uno di quei live che si sa che in Spagna o Italia uno può vedere solo al Primavera Sound.. purtroppo mi dispiace aver perso quest'occasione per godernr al massimo ma continuo ad avere la speranza di poterlo rivedere da qualche parte d'Europa in una sala e poter veramente apprezzare questo disco dal vivo.
Ci dirigiamo quindi al live degli italiani Fabrika, spostato di un'ora nell H&M che ci permette nel frattempo di ascoltare un paio di canzoni dei brasiliani WRY e di Patti Smith, che pur non rientrando assolutamente nei miei piani della serata, non posso riconoscere che non si meriti l'appellativo di leggendaria star del rock.

Finalmente iniziano i Fabrika e posso confermare che son il gruppo italiano che mi è piaciuto di più.

Dopo la disorganizzazione di ieri sera oggi riusciamo a rispettare praticamente tutti i concerti che vogliamo vedere e finito il gruppo italiano ci indirizziamo verso l'ATP per vedere i Belle & Sebastien che come sempre riescono ad intrattenere la folla di persone arrivati a vederli. I Belle & Sebastian son il classico gruppo che in disco non sento più, ma dal vivo hanno un qualcosa che li rende unici.
Dopo aver vagabondado per un 'oretta per Pitchfork e Adidas ritorniamo al Atp per vedere i Run The Jewels, che come hip hop mi son piaciuti molto meno che Tyler The Creator, sebbene li vedessi e ascoltassi molto meglio.
Da qui in poi è un continuous fare tempo per arrivare alle 3 e sentire i Ratatat, vediamo quindi  un quarto d'ora dei Death From Above 1979 e ci dirigiamo a sentire il concerto intero degli AltJ. Tutto suona perfetto, ma dopo 40 minuti il concerto si fa abbastanza ripetivo e noioso.


Finalmente si fanno le tre e torniamo al RayBan per sentire i Ratatat, grandissimo concerto, si balla e risuonano tanti riff pubblicitari che molti, fra cui io, ignoravo fossero del gruppo. Decisamente uno dei momenti migliori della serata, purtroppo interrotto dalla perdita di due portafogli di amici con la conseguente inutile caccia al tesoro per terra.

Dopo aver abbandonato la  ricerca, finalmente arriva la mia grande scoperta del Primavera 2015: i SOFT MOON!!!!!
EDM pura, oscuri, un poco NIN, semplicemente perfetti.
Interrompono il concerto, ancora non mi è chiaro se per lo svenimento di una ragazza o semplicemente perchè gli avevano levato il suono avendo passato l'ora stabilita, riprendendo poi i dopo una pausa di 10 minuti per chiudere il live con due ultimi pezzi un pò meno carichi rispetto all'inizio.
A quel punto diamo per finita la serata, e ci rechiamo all'info point per chiedere se qualcuno aveva consegnato dei portafogli.
Ce ne tirano fuori minimo una cinquantina, fra cui miracolosamente anche quello della nostra amica che stava ancora con noi.
Così si conclude questa seconda serata, decisamente migliore del primo giorno di adattamento al festival e qui di seguito un mini riassunto dei primi concerti a cui abbiamo assistito.




PS 2015: Giovedi 28/5/2015: il giorno dell'adattamento

Arriviamo al Primavera alle 15 e 30 con una missione: ottenere i biglietti per l'Hidden show dei Battles.
Fin dal primo momento la sensazione è che come ogni anno, il giovedi sarà il giorno in cui la prevalenza degli spettatori è indiscutibilmente straniera, tantissimi italiani e tantissima gente del resto d'Europa, ma momentaneamente pochi spagnoli in fila per entrare.
Alle 16 le porte si aprono e corriamo all'info point per prendere i pass dei Battles, inizialmente con un po' di caos, subito moderato dall'organizzazione ordinando la massa in due file regolari. I biglietti finiscono in meno di 10 minuti.

Ottenuto il nostro obiettivo usciamo di corsa per prendere un taxi che ci porterà all'Apollo per il primo concerto della giornata a cui assistiamo: gli Interpol.
L'Apolo è stracolmo e purtroppo per la fila abbiamo perso i primi 20 minuti del concerto iniziato puntualmente alle 17.00 per rispettare gli orari.
Il Live del gruppo americano, personalmente uno dei più aspettati, non rende molto dentro la sala e mi ricorda un po' la stessa impressione che ho avuto vedendo il gruppo l'ultima volta nel Palacio VistaAlegre a Madrid in confronto a quando li vidi già al al Summercase e al Primavera del 2011 . Gli Interpol son un gruppo da sentire all'aperto e senza dubbio il concerto del venerdì sera ci riserverà migliori soprese rispetto a quest'assaggio.

Evil suona come quarta canzone e  la dimensione più familiare di una sala abilitita per concerti di dimensioni minori rende comunque questo concerto speciale come inizio del festival, anche se non particolarmente potente.
Finito il concerto si ritorna di nuovo correndo al Forum, questa volta per arrivare a tempo e trovare il famoso "Hidden stage", tanto hidden che perdiamo 40 minuti a trovarlo!! E' la prima volta che entriamo in questo spazio ed è grandissima la sopresa quando scopriamo che non è altro che il parcheggio del Forum abilitato a zona di concerti. Come sempre il live dei Battles non ci delude, peccato per il suono non agevolato dallo spazio in sè, ed essenziale per un gruppo di questo genere.  

Un dato curioso è il fatto che uno spazio patrocinato da Heineken non abbia neanche un bar o un "mochillaman" per comprare una birra. 

Finito il concerto dei Battles inizia il caos della organizzazione della tabella di marcia del primo giorno del Primavera che ci porterà a vivere questa prima giornata un po' come "pollos sin cabeza", girando da un palco all'altro per ambientarci senza riuscire a vedere nulla concretamente.

Tyler The Creator- foto de Dani Canto
Dopo una rapida visita alla Zona Pro e lo stupore provocato dalla convizione che sia l'unica zona stampa, ci rechiamo a vedere una parte del concerto dei "Replacements" per poi spostarci al palco H&M Pro ad ascoltare gli israeliani "Acollective", un mix di un po' di qualsiasi stile musicale.

Questa sera ci perdiamo i principali headliner Antony and The Jonhson e Black Keys e ci muoviamo di più nella zona Atp, Rayban, Adidas e Pitchfork, andando prima a vedere gli Spiritualized per poi recarci a Tyler The Creator che insieme a Jungle e Weatherhall, è uno dei nostri artisti più aspettati.
Purtroppo non l'abbiamo potuto vedere particolarmente bene, vista l'inclinazione del parterre del Pitchfork, uno dei palchi più problematici per via della  sua posizione: se sei basso e non entri nel centro della pista o al laterale destro, scordati di vedere qualcosa per colpa dell'altipiano su cui è messo, se poi inizia la brezza marina tipica delle notti del Forum meglio optare per un altro concerto. 
Questi piccoli dettagli come i problemi del Pitchfork, le distanze e i nomi dei palchi che per fortuna stanno sempre nella stessa posizione da due anni sono piccoli incovenienti essenziali del primo giorno per poi poter apprezzare al massimo le due giornate successive.
Ritornando a Tyler.. ce lo aspettavamo un po' meglio. Io comunque non sono una grande fan del hip hop, quindi nell'insieme posso dire che il concerto mi ha sorpreso piacevolmente.
Da Tyler decidiamo riposare un po' nella Bowers & Wilkins Sound System aspettando a Maceo Plex, e decidendo rinunciare a Simian Mobile Disco.
Il Bowers è una delle mie zone preferite, probabilmente perchè dal primo minuto suona musica elettronica, cosa che purtroppo secondo me manca nel Primavera Sound da quando il festival ha raggiunto queste dimensioni così grandi.

Passiamo quindi a vedere per un po' agli italiani Dennis The Night & The Panic Party che non ci deludono affatto per poi andare a James Blake nell'Heineken, esattamente al fondo di tutto il festival.
Blake ci sorprende come sempre, in disco mi sembra terribilmente noioso ma dal vivo è tutt'altra cosa e riprovo quindi la stessa sensione dello scorso Primavera a cui l'inglese ha partecipato. 
Le lente intimiste non son opportune per questa ora, ma le canzoni più ritmiche scandite dai bassi sono perfette.


JUNGLE Foto di Xarlene
A questo punto già abbiamo perso praticamente tutto il concerto dei Jungle nel RayBan  e come l'anno scorso con i Cromeo, mi rendo conto di essermi persa uno dei concerti più divertenti della serata.
Vediamo l'ultima canzone e aspettiamo Andrew Weatherhall.
Dopo 40 minuti dell'inglese, per quanto fosse forse la cosa che aspettavo ballare di più della giornata, la stanchezza vince e decidiamo abbandonare la missione per questo primo giorno che come al solito è stato il giorno in cui siamo riusciti a vedere meno concerti in assoluto. 
Domani sarà un'altra storia...

giovedì 4 giugno 2015

Primavera Sound 2015, otro año más!

Ed eccoci qua, un'altro anno a Primavera finito, pronti a scrivere le nostre principali impressioni del primo festival a cui abbiamo assistito nel 2015.
Dopo questi 3 giorni sfiancati, il primo pensiero va al Sonar e all'idea di dover tornare a Barcellona fra poco più di due settimane, che in questo momento ci terrorizza, sopratutto dopo aver partecipato alla conferenza stampa di chiusura e aver scoperto che il prossimo anno il Primavera Sound sarà dal 2 di giugno. Se il Sonar ritorna ad essere intorno al 12, ci volete uccidere?!
L'anno scorso difendevo la teoria che il Primavera Sound mi piace un anno si e uno no, una teoria che era applicabile per gli altri anni quando il mio interesse principale era el "cabeza de cartel" ma non valida quest'anno. Quest'anno in generale la mia sensazione e' stata positiva, qualche concerto mi ha sorpreso incredibilmente bene, altri sono stati una terribile delusione..ma proprio il fatto di non avere un vero e proprio programma personale da seguire, me l'ha fatto vivere molto più tranquillamente rispetto agli altri anni.
Il Primavera con i suoi 125 concerti, i suoi 200 km da percorrere, le sue 175000 presenze e' diventato uno dei festival più grandi d'Europa ma sopratutto oltre ad essere una grande manifestazione musicale e' un must sociale.
Foto di Eric Pamies
Purtroppo come ogni anno e' complicato riuscire a vedere più' di 3 concerti al giorno veramente bene, a meno che uno non decida di rimanere sempre nello stesso scenario.
Come tutti i festival vale la regola che in meno si va, più' si ha possibilità di vedere qualcosa...ma proprio per la sua anima di evento sociale e' una norma che al Primavera e' difficile rispettare, e cosí si passa da stare in gruppi di 30 persone di amici di amici di amici (fra cui gira voce che ci sia gente arrivata via mare) e non potersi muovere aspettando sempre qualcuno, ad andartene un secondo al bagno e ritrovarti perdutamente solo, e con poco speranze di riunirti con qualcuno dei tuoi prima di 45 minuti se tutto va bene.
Siamo entrati giovedì alle 16 di pomeriggio per correre come matti per prendere i biglietti dei Battles, e siamo usciti domenica alle 6 e 15 della mattina dal recinto e ringraziando il cielo, un momento di lucidezza ci ha fatto cambiare idea e non andare all'after de "Los Chinos" per chiudere in bellezza questi 3 giorni. 
Io ho scoperto i Soft Moon, son rimasta delusa da Julian Casablancas & the V.O.I.D.Z, mi son ricreduta su Belle e Sebastian, sono impazzita con Tori Amos con cui per altro mi pento di non aver fatto una foto nella sala stampa, ma come sempre, quando penso al Primavera, penso ai Journey e Dj Coco, che ogni anno e' sempre l'ultima cosa che mi ricordo.
Abbiamo registrato tutto con la nostra Gopro, dall'apertura alla chiusura, passando per l'Apolo, gli Hidden stage e le conferenze stampe. Purtroppo la tecnologia non e' sempre amica, e son spariti tutti i video del primo giorno che sto provando a recuperare in qualsiasi modo, cosa che non mi permette ancora fare un video riassunto del festival intero.
Rispetto all'anno scorso, il Primavera sembra sempre uguale, gli stessi camerieri portoghesi, gli stessi palchi ma con qualche nome diverso.. da quando e' stata levata la ruota e si mantiene la struttura dei due palchi in fondo, il festival e' molto più' vivibile.
Gli organizzatori nella conferenza stampa hanno detto che il primo giorno erano venute 47000 persone, il secondo 55000, e il sabato erano previste 57000. Alla domanda se pensano aumentare la capienza del festival, grazie al cielo hanno risposto che no, che per ora la capacita' del forum era di 58000 e si poteva aumentare fino a 64000 ma non lo vedevano necessario.
A chi chiese perche' bisogna pagare per la prenotazione del posto nell'Auditori, hanno risposto che se no la gente prendeva i biglietti e l'Auditori rimaneva vuoto, mentre pagando la gente va.
E' assurdo peró e' cosi, anche alla Casa Encendida ora si pagano i corsi perche' quando erano gratis la gente non andava...
Tanto pubblico italiano, tantissimo. Normale. Se in Italia i festival sono il Lucca Summer Festival e il Rock in Roma che in realtà' son rassegne, dove vanno gli italiani se no?!?!?
Menomale che ultimamente si stanno proponendo nuove realtà musicali come il Zanne Festival a Catani.
Poca fila ai bar se non nei concerti principali, moltissimi bagni (in stato abbastanza pietoso) e nessun cambio di ticket o totem per comprare al bar. Mai comprare la birra dai mochillaman...12 euro per un mini fanno male..
I concerti più interessanti? Quelli del palco H&M, ma per i concerti vi lascio con i post dei riassunti quotidiani.
Dopo questo Primavera un'altra volta mi son ripetuta che dopo dieci anni questo era l'ultimo...ma passata una settimana e la "resaca" da Forum, già' lo so che non sará così.
E per ultimo, per la prossima edizione...occhio ai portafogli!!! E' la prima volta che vedo tanta gente derubata, anche se grazie al cielo la maggior parte della gente li ha ritrovati con i documenti ma senza soldi all'info point all'uscita del recinto.

E prima di iniziare con la cronaca di ogni serata, vi lasciamo con il riassunto del proprio Primavera Sound.


I nostri riassunti quotidiani:

 
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